Consiglio, l'Acquedotto del Nera al centro del dibattito
COMUNICATO STAMPA N.1 martedì 22 maggio 2007
OGGETTO: Consiglio, l'Acquedotto del Nera al centro del dibattito
Rinviata a oggi la votazione sul difensore civico, per l'assenza del sindaco impegnato a Roma nel consiglio d'amministrazione dello Sferisterio, il dibattito consiliare ha riguardato la sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale dell'Acquedotto del Nera, un intervento di riqualificazione in via Valenti e un intervento edificatorio nell'area dell'ex mulino Vignati. Ma andiamo con ordine.
Sì alla ricapitalizzazione dell'Acquedotto del Nera. Approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dall'Udc che chiede una relazione su tempistica e costi sostenuti e da sostenere per l'opera, la delibera è stata approvata con 23 voti favorevoli (maggioranza e Udc), 6 astenuti (FI e An) e 3 contrari (Giovanni Meriggi del Gruppo misto - Pri e Comitato Anna Menghi). Presentata dall'assessore Stefano Di Pietro, la delibera prevede un aumento del capitale sociale dell'azienda e delega il sindaco a partecipare all'assemblea straordinaria della società per l'acquedotto per discutere e votare in merito all'aumento del capitale sociale. In questo momento il percorso dell'opera è giunto a Partitore Bura (Tolentino), ed è in grado quindi di erogare acqua sia verso Tolentino che verso San Severino; entro giugno - luglio i lavori dovrebbero procedere fino a Val Cimarra mentre per il 2008 è prevista l'erogazione a beneficio di Macerata.
"Al limite della legittimità la delibera - per Giovanni Meriggi - visto che si dà al sindaco una delega patrimoniale senza precisare con esattezza fino a che punto, sul piano economico, il sindaco stesso può esercitare il diritto delegato". "Non si delinea alcun rischio, invece, sulla base del codice civile - ha replicato Launo (Ds) - anche perché rispetto a un impegno sostanziale deve avere il mandato consiliare, quindi deve passare in questa aula". "Certezze" sulla portata, la captazione delle acque, l'utilità dell'acquedotto per la città di Macerata, sono state chieste da Udc e Comitato Menghi.
Riqualificazione di via Valenti. Con 17 voti favorevoli (maggioranza e Udc) e 1 voto contrario (Meriggi) è stata approvata anche la delibera che prevede una variante funzionale alla lottizzazione Pl 33 dell'intervento di riqualificazione di via Valenti. In sostanza si tratta di una variante che aumenta la lunghezza del tracciato stradale per diminuire la pendenza prima della salita di via Piccolini e consentire un raccordo alla viabilità prevista con la vicina lottizzazione del Piano casa (PCL9). Viabilità, questa, che dovrà condurre fino a Borgo santa Croce. La delibera è stata presentata dall'assessore Mauro Compagnucci.
Via libera all'intervento edificatorio nell'area dell'ex Molino Vignati, alla Pace. Con 15 voti favorevoli (maggioranza più Uliano Salvatori di FI più Ivano Tacconi dell'Udc), cinque astenuti (Silvano Iommi e Deborah Pantana di FI, Giovanni Picchio e Andrea Beccacece dell'Udc e Maurizio Fattori di An) e il voto contrario di Meriggi, è stata approvata la delibera che prevede la definizione dei rapporti con la ditta proprietaria Tasso e Candeloro costruzioni "in funzione di ottimizzare l'inserimento residenziale". Così come delineata dall'assessore Compagnucci, la delibera prevede la semplice cessione da parte del Comune di volumetria, appena 500 metri cubi. Una quantità pressoché insignificante che però consentirà di concordare con la ditta alcune opere di interesse pubblico nella zona, soprattutto parcheggi (una decina), marciapiedi e la conversione di strade su aree private che diventerebbero pubbliche. All'unanimità è stato approvato un emendamento, presentato da Iommi.
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