Comune di Macerata


Consiglio, piano del commercio, museo di storia naturale ed altro ancora

COMUNICATO STAMPA N.1 martedì 10 luglio 2007
OGGETTO: Consiglio, piano del commercio, museo di storia naturale ed altro ancora

Il consiglio comunale di ieri è iniziato con la risposta dell'assessore Sport Massimiliano Bianchini ad una interrogazione di Andrea Blarasin (An) relativa al "Rarofestival arte contemporanea", uno spettacolo inserito nel cartellone dell'Estate maceratese. L'evento secondo il presentatore è stato pubblicizzato dagli organizzatori ricorrendo a immagini troppo crude riprese da film dell'orrore e mascherate sotto i tratti di una favola di Walt Disney, il tutto aggravato dall'uso del logo del Comune di Macerata.
Nella sua risposta - che non ha però soddisfatto Andrea Blarasin - l'assessore ha spiegato che la campagna informativa del Comune avviene cumulativamente per tutti gli spettacoli in cartellone mentre le associazioni si fanno carico di promuovere le singole iniziative inserendo nel materiale da loro predisposto la dicitura "con il patrocinio del Comune". Visti i tempi ristrettissimi il Comune non è però in grado di valutare ogni singola bozza grafica pertanto la sua valutazione si limita al corretto uso del logo e non entra nel testo predisposto. Il festival ha comunque riscosso un ottimo successo di pubblico.
Salvatori lascia il gruppo di Forza Italia. Il presidente del Consiglio, Gian Mario Maulo, ha letto in aula la nota di Uliano Salvatori con la quale il consigliere ha ufficialmente annunciato l'uscita da Forza Italia, gruppo che lo ha visto per tanti anni alla sua guida, e l'adesione al Gruppo misto. "Dopo anni di militanza nel partito e nel gruppo consiliare - scrive Salvatori - con dolore e rammarico non condividendo più le scelte politiche e organizzative del partito a Macerata sono costretto a lasciare il gruppo consiliare di Forza Italia".
Piano per lo sviluppo e adeguamento della rete dei pubblici esercizi. L'assise ha approvato il Piano per lo sviluppo e l'adeguamento della rete dei pubblici esercizi. La delibera adegua l'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande alla normativa nazionale e regionale e ne adotta quindi il principio ispiratore, quello della liberalizzazione del settore. L'atto è stato approvato con 24 voti favorevoli dei gruppi di maggioranza, del Comitato Menghi e dell'Udc e 7 astensioni di An, Gruppo misto, Partito repubblicano e Fi. Da oggi quindi per il rilascio delle autorizzazioni all'apertura di bar, ristoranti, pizzerie e similari, non si farà più riferimento a parametri numerici ma strutturali e di servizio. Ad esempio l'assenza nel locale di barriere architettoniche, la presenza invece di impianti di insonorizzazione, la distanza di almeno cento metri da luoghi di particolare rispetto (cimiteri, ospedali, luoghi di culto), la disponibilità di servizi igienici per il pubblico. Il piano si adegua alle esigenze di una città in crescita, secondo l'assessore alle attività produttive Stefano Di Pietro, dove "le presenze turistiche registrano un costante incremento così come la richiesta di consumi extradomestici". Ma la situazione dell'economia maceratese non è così rosea per Giovanni Meriggi del Gruppo misto - Partito repubblicano (astenuto al momento della votazione), che ha messo in luce la mancata crescita della città, mentre Riccardo Sacchi (An) ha ricordato che "la iper-regolamentazione rischia di ottenere un effetto contrario alla liberalizzazione del mercato". Favorevoli i giudizi della maggioranza e di parte dell'opposizione che con Ivano Tacconi e il gruppo Udc ha avallato "la scelta di liberalizzazione voluta anche dalle categorie interessate" e il Comitato Menghi che con Munafò, pur eccependo alcune modifiche, ha ritenuto la delibera un atto amministrativo da votare.
Acquisizione della collezione Museo civico di storia naturale. Approvata all'unanimità la delibera che accoglie la proposta di Romano Dezi, fondatore e curatore del Museo civico di storia naturale, di donare liberamente al Comune l'intera collezione. Un "grande gesto che arricchisce la città di una unica e prestigiosa collezione di reperti naturalistici" ha sostenuto l'assessore ai beni culturali Mauro Compagnucci e per il quale Dezi ha poi ricevuto la gratitudine e il ringraziamento di tutto il consiglio comunale. Il museo sarà intitolato allo stesso ideatore e a sua moglie deceduta molti anni fa e anche lei grande appassionata della materia e si chiamerà quindi "Museo di storia naturale Romano Dezi e Rita Ramazzotti". Dezi continuerà a esserne il curatore e responsabile e potrà in futuro essere anche affiancato da altre figure.
Osservazioni al piano di classificazione acustica del territorio. La discussione della delibera che contiene le sette osservazioni al Piano di classificazione acustica del territorio comunale, presentate da enti e cittadini nei termini concessi dalla legge durante il periodo di pubblicazione dell'atto deliberativo, è iniziata in aula ieri sera e proseguirà oggi pomeriggio. Il nodo della questione sembra essere piazza Mazzini in quanto "zona residenziale". Inizialmente inserita nel piano comunale dei luoghi individuati per lo svolgimento di manifestazioni ed eventi, è stata poi stralciata sulla base di un'osservazione dei residenti. Ieri sera però l'intervento di Rifondazione comunista con Ruben Leporoni si è indirizzato verso la parificazione della piazza con altri luoghi analoghi della città, quale ad esempio la vicina piazza della Libertà. Dubbi poi anche da parte del Comitato Menghi sulla possibile discriminazione della piazza rispetto ad altre e disponibilità del vice sindaco Lorenzo Marconi ad accogliere le decisioni del Consiglio comunale in merito al suo uso.
Entrando nel pratico, è da chiarire che l'inserimento o meno di uno spazio nel Piano comunale di zonizzazione acustica che individua i luoghi dove organizzare manifestazioni, concerti ed eventi pubblici, sottopone gli organizzatori ad un diverso iter burocratico. Nel primo caso infatti è sufficiente attenersi ai parametri e ai valori già stabiliti dal Comune in tema di orari e decibel; nel secondo invece, se la piazza quindi non rientra tra quelle deputate dal Comune come potrebbe essere in questo caso piazza Mazzini, gli organizzatori dovranno farsi carico di richiedere autorizzazione in deroga e di acquisire la documentazione tecnica relativa al rispetto dei limiti fissati per le emissioni sonore e per l'orario di durata degli spettacoli.
Romano Carancini (Ds) ha invece sollevato la questione della tutela dei diritti acquisiti da situazioni già esistenti prima della individuazione del piano di zonizzazione. La discussione continuerà nel pomeriggio.
 
 
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