Trekking urbano
IV^ Giornata nazionale
Domenica 7 ottobre 2007
La città segreta nascosta...sotterranea
C'è una città ipogea sotto la città di Macerata. Una città segreta, fitta di cunicoli, passaggi e grotte che collegano tra loro tutti gli edifici del centro storico. Antiche gallerie medievali, possibili vie di fuga in caso di assedi nemici, nel corso dei secoli sono state ampliate, articolate e razionalizzate. Nel ventre della terra, nei luoghi dell'ombra, i maceratesi, pratici e ordinati hanno svolto, fino a tempi recenti alcune attività produttive. I sotterranei sono stati utilizzati per conservare vino e derrate alimentari, adibiti a carbonaie, trasformati in celle frigorifere e neviere, e, nei tratti più vicini alla superficie, usati per preparare unguenti e farmaci, bollire bozzoli di bachi per tessere la seta, produrre birra e alcolici.
Il Trekking urbano propone, per la prima volta, una visita a questa Macerata nascosta nel cuore della sua collina, per vedere la città da sotto in su, carpirne alcuni misteri, sentirsi narrare storie ed aneddoti.
Il percorso inizia con il Museo Diocesano, nei sotterranei della Basilica della Misericordia, tra preziose oreficerie, cimeli di antiche confraternite e i frammenti dell'antichissima chiesa del Podium Sancti Juliani attorno al quale nacque la città. Si prosegue con il Museo di Storia Naturale in via Santa Maria della Porta, dove le ricche collezioni di paleontologia, mineralogia, entomologia, ornitologia e malacologia sono ospitate nei suggestivi sotterranei del cinquecentesco palazzo Rossigni Lucangeli. Il viaggio continua negli imponenti sotterranei del settecentesco Palazzo Buonaccorsi in via Don Minzoni, dove i fasti della stagione rococò dell'architetto romano Giovanni Battista Contini sono stati recuperati da un sapiente restauro che prelude all'utilizzo dell'edificio come sede dei musei civici. Si sale e si ridiscende nei vicini sotterranei di palazzo Menichelli che nella parte interrata sotto rampa Zara costituiva uno del venti rifugi antiaerei della città nell'ultima guerra mondiale. Il percorso si conclude a Palazzo Cioci in via Tommaso Lauri, luogo glorioso di memorie carbonare e garibaldine nei cui vasti sotterranei, più prosaicamente, fino agli anni '20 del Novecento un esperto tedesco produceva per conto della ditta Cioci una birra definita nella pubblicità birra uso Macerata.
Partenza - Museo diocesano piazza Strambi
tappa n.2 - Museo di storia naturale via Santa Maria della Porta
tappa n.3 - Palazzo Buonaccorsi via Don Minzoni
tappa n.4 - Rifugio antiaereo Palazzo Menichelli rampa Zara
Arrivo - Grotta Palazzo Cioci via Tommaso Lauri
Informazioni sul percorso
Tempo di percorrenza: 2 ore circa
Lunghezza: circa 1,5 chilometri
Difficoltà: media
Per la presenza di umidità diffusa e modeste infiltrazioni d'acqua, l'accesso alle cavità artificiali sarà consentito solo se muniti di idoneo abbigliamento e calzature.
Orario di partenza delle visite guidate: ore 10.00 - 16.00
Per informazioni:
Comune di Macerata
Assessorato al Turismo
Tel. 0733.256382
e-mail turismo@comune.macerata.it
In collaborazione con
CAI sez. di Macerata - Gruppo speleologico; Liceo Scientifico "Galileo Galilei" Macerata
COS'E' IL TREKKING URBANO
E' un nuovo modo di fare turismo, meno strutturato e lontano dai circuiti famosi. Un turismo "vagabonding", più libero e ricco di sorprese che privilegia i panorami, i monumenti meno conosciuti, i luoghi dove avviene la vita quotidiana dei cittadini. Il trekking urbano è un turismo sostenibile che decongestiona i centri monumentali e rallenta i passaggi turistici. Il turista che cammina ha un rapporto attivo e partecipe con la città visitata ed instaura con essa un rapporto emotivo che lo fidelizza. Per i residenti il trekking urbano è uno stile di vita salutare e un modo per riappropriarsi del luogo in cui si abita, conoscendo meglio ed usandolo per tonificare cuore, cervello e muscoli.
CHI PRATICA IL TREKKING URBANO
E' per tutti. Il trekking può diventare uno sport intenso inserendo nel percorso scale ed asperità del suolo, mentre per i meno forti e i meno giovani, è uno sport dolce.
QUANDO SI PRATICA IL TREKKING URBANO
Tutto l'anno, anche in pieno inverno. A qualunque ora, anche di notte. A differenza del trekking praticato nei campi e nei boschi, quello in città non è limitato dal buio e dai terreni fangosi.
DOVE SI PRATICA IL TREKKING URBANO
Nelle città ricche di storia e di panorami. Dove c'è molto verde e poco inquinamento.
PERCHE' SI PRATICA IL TREKKING URBANO
Camminare a lungo, in modo sportivo e frequente è un antidoto contro la depressione, l'obesità e il diabete, i disturbi cardiocircolatori e legati all'invecchiamento, soprattutto l'osteoporosi.
Sede: Piazza Libertà 3
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