COMUNICATO STAMPA N. 3   sabato 26 gennaio 2008    
OGGETTO: la solidarietà di Meschini e Canesin al ds della Maceratese Gianmario Cappelletti.  
  Desidero esprimere pubblicamente un sentimento di piena solidarietà e vicinanza al direttore sportivo della Maceratese Gianmario Cappelletti vittima alcune sere fa di una inqualificabile aggressione nel centro della città". Così il sindaco Giorgio Meschini, rimasto colpito e amareggiato dal comportamento incivile di alcuni pseudo tifosi che con i volti mascherati hanno insultato e spintonato il responsabile dell'area tecnica della Maceratese.
  "Un gesto ignobile che non trova giustificazione se non in un'ottica snaturata che pochi facinorosi hanno del gioco del calcio. E soprattutto una distorta visione del campanilismo che, travalicando i limiti della normale competizione, diventa pura stupidità che infanga i valori dello sport e offende la coscienza civile. La mia solidarietà va anche al presidente Barcaglioni che tanto sta facendo per risanare e riportare la Maceratese ai più alti livelli, e alla società intera".
  "Dobbiamo impegnarci tutti" sostiene da parte sua Alferio Canesin consigliere con delega allo sport "per far crescere una nuova cultura dello sport, per produrre azioni che favoriscano un cambiamento alla base. Il comune di Macerata, uno tra i pochi in Italia, ha realizzato nel rione Pace il primo campo sportivo senza barriere tra gli spalti e il campo da gioco, proprio per agevolare una nuova idea del vivere lo sport. Quando la Prefettura ci informa che parte della gradinata dell'Helvia Recina dovrà rimanere chiusa per evitare il contatto tra le tifoserie che vanno ad assistere ad un incontro di serie D" prosegue Canesin "io penso che è una sconfitta non solo per la città ma per tutto il mondo del calcio. L'aggressione a Cappelletti è un fatto grave e vergognoso che condanno con forza e questo lo dico come amministratore e come amico del direttore sportivo. E' ora di finirla con questa insana e stupida competizione con Civitanova che, soprattutto in una realtà piccola come la nostra, non ha alcun fondamento di esistere".