COMUNICATO STAMPA N. 2 sabato 9 febbraio 2008
OGGETTO: Un'attenta platea per la conferenza di Gilles Clément
L'auditorium Josef Svoboda dell'Accademia di Belle Arti affollatissimo e un'attenta platea in religioso silenzio, questa mattina, hanno fatto da sfondo alla conferenza di Gilles Clément, uno dei paesaggisti più famosi d'Europa, sul tema del "giardino planetario" organizzata dal Comune e dalla Provincia di Macerata.
A dare il benvenuto all'ingegnere agronomo d'Oltralpe, l'assessore all'Ambiente Lorenzo Marconi, la direttrice dell'Accademia di Belle Arti Anna Verducci e i responsabili del servizio Ambiente del Comune.
Ad introdurre l'intervento del celebre paesaggista, Manuel Orazi della casa editrice maceratese Quodlibet che ha pubblicato il libro di Clément "Manifesto del Terzo paesaggio" e Filippo De Pieri del Politecnico di Torino, curatore dell'opera e in questa occasione anche traduttore.
Partendo dall'etimologia della parola giardino e di come esso parli della vita e della necessità di proteggere la diversità, Gilles Clément, con l'ausilio di diapositive relative allo spazio verde che circonda la sua casa, ha esposto le sue celebri teorie sul giardino in movimento, sul compito del giardiniere di seguire le piante in moto e sull'importante attività delle talpe ritenute assistenti del giardiniere.
Quello che Clément sostiene è che il paesaggio è molto più di quello che vediamo, che ci sono delle zone che sfuggono al nostro controllo e che, pur avendo uno straordinario potenziale politico. Meritano rispetto per la loro verginità e per la loro disposizione naturale.
"Ciò che l'incolto ci dice - afferma Clément - riassume tutte le problematiche del giardino e del paesaggio: il movimento. Ignorare questo movimento significa non solo considerare la pianta come un oggetto finto, ma anche isolarla storicamente e biologicamente dal contesto che la fa esistere".