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Ultimo Aggiornamento: 24/07/08

Consiglio, sì a riqualificazione centro fiere e Piano per la telefonia.

COMUNICATO STAMPA N. 1   giovedì 24 luglio 2008      
OGGETTO: Consiglio, sì a riqualificazione centro fiere e Piano per la telefonia.
  Con diciannove sì, due contrari e nove astensioni il Consiglio comunale ha approvato ieri sera la riqualificazione dell'area del Centro fiere a Villa Potenza. Ad esprimersi a favore della delibera che, dopo il bando esplorativo dà il via alla fase operativa, sono stati i gruppi di maggioranza di Pd, Sinistra democratica, Città Viva e Comunisti italiani, i due consiglieri dell'Udc Ivano Tacconi e Giovanni Picchio e Uliano Salvatori del Gruppo misto. Contrari Luigi Pierini del Comitato Menghi e Giovanni Meriggi del Gruppo Misto - Pri mentre si sono astenuti i gruppi di An e Fi, il consigliere Andrea Beccacece dell'Udc e il capogruppo di Rifondazione comunista Luciano Pantanetti.
  Il dibattito è iniziato con l'intervento del consigliere Sacchi (An), che pur essendo favorevole alla riqualificazione ha espresso critiche sulla tempistica e sulla modalità di realizzazione lavori. Anche Luigi Pierini (Comitato Menghi) a nome del Gruppo ha evidenziato le criticità del progetto in discussione, soffermandosi tra l'altro sulla viabilità della zona. Andrea Blarasin (An) si è trovato in disaccordo sul metodo seguito per l'intervento urbanistico che rischia a suo parere di svendere il pubblico al privato. Sentimenti contrastanti invece per la Sinistra democratica con Pierpaolo Tartabini, che ha espresso soddisfazione per la riqualificazione ma anche preoccupazione per lo sviluppo della valle del Potenza.
  In sede di replica il sindaco ha ribattuto alle critiche giunte da Fi sul mancato sviluppo di Macerata, evidenziando come le statistiche degli ultimi anni danno la città in crescita su tutti i fronti con un evidente miglioramento della qualità della vita. Il sindaco ha ripercorso poi il lungo cammino dell'iter di riqualificazione del Centro fiere, "frutto di una volontà maturata nel Consiglio comunale" ha detto Meschini "scaturita poi nel bando esplorativo che ha verificato l'effettivo interesse del privato a realizzare un intervento epocale quale è la costruzione di   una struttura polifunzionale e espositiva di interesse e uso pubblico". Il sindaco si è poi detto sorpreso della posizione di Rifondazione comunista che, a suo parere con l'astensione, si discosta da "un percorso che è stato sempre condiviso nella maggioranza".
  In fase di dichiarazione di voto, il capogruppo di Rifondazione Luciano Pantanetti ha risposto a Meschini chiarendo che "non c'è tradimento ma che le perplessità al progetto sono sempre state manifestate soprattutto in relazione alla grande distribuzione che crediamo possa essere una scelta sbagliata".
  Soddisfatto di poter dare a Macerata una struttura polivalente e un centro fiere di qualità è invece Renato Principi di Città viva, al quale si è aggiunto il "voto convinto e motivato" di Ivano Tacconi per l'Udc e del Pd che, con il capogruppo Romano Carancini, ha espresso il parere favorevole ad una "scelta di progresso verso un progetto qualificante". Anche Uliano Salvatori (Gruppo misto) ha condiviso il via libera all'intervento urbanistico per l'importanza di avere un centro polivalente e un centro fiere adeguato, ricordando poi che la "partita inizia con questa amministrazione comunale ma sarà portata avanti dalla prossima".  
  L'astensione di An è stata invece motivata da Andrea Blarasin, critico verso la metodologia di lavoro che "svende al privato la progettualità pubblica" mentre Andrea Beccacece (Udc) ha motivato il suo non voto, dicendosi preoccupato per l'assetto viario nella zona. Astenuta anche Fi per un "principio di prudenzialità" espresso da Silvano Iommi critico verso "la progettualità demandata al privato".
  Tra i contrari Giovanni Meriggi, che criticato la mancanza di statistiche certe alla base dell'intervento. "Lo sviluppo della valle del Potenza" ha detto il rappresentante del Gruppo Misto Pri "si fonda su pure sensazioni". Anche Luigi Pierini (Comitato Menghi) ha espresso un voto negativo ad   una "delibera molto complicata con un grande impatto sulla frazione".  
  Il consiglio aveva in precedenza accolto due ordini del giorno. Il primo (a firma dei consiglieri di Sinistra democratica), approvato con 23 voti favorevoli (maggioranza, An, Fi, Gruppo misto-pri), 3 contrari (Udc) e 3 astensioni (Rifondazione comunista e Comitato Menghi), invita l'Amministrazione a valutare la realizzazione di un parco fluviale in concomitanza con l'esecuzione dei lavori di riqualificazione e di utilizzare parte dei proventi per promuovere settori del centro storico che potranno maggiormente risentire dell'apertura di un punto di grande distribuzione nel centro fiere. Il secondo documento, presentato dai consiglieri dell'Udc e approvato con 19 favorevoli (maggioranza, udc, gruppo misto, gruppo misto-pri, comitato Menghi) e 11 astensioni (An, Fi, Rc, Alferio Canesin_Pd), destina i proventi alla riqualificazione della zona circostante l'area archeologica di Villa Potenza.
  Sempre ieri sera il Consiglio comunale ha approvato definitivamente il Piano guida per l'installazione degli impianti di radiocomunicazione. Dopo l'esame delle osservazioni e il parziale accoglimento di alcune di esse, l'assise ha licenziato con 18 voti favorevoli (maggioranza) 2 contrari (Andrea Blarasin-An e Silvano Iommi-Fi) e 4 astensioni (Udc e Gruppo misto), la delibera che regolamenta l'installazione delle stazioni radio per la telefonia mobile nel territorio comunale per i prossimi cinque anni. L'atto è stato integrato nel corso della seduta da un ordine del giorno presentato dalla maggioranza e votato all'unanimità, che introduce la possibilità di avviare un monitoraggio circa l'applicazione del piano coinvolgendo tutti i soggetti interessati, per valutare eventuali modifiche.
  Tre in totale le osservazioni al Piano, che era stato votato lo scorso mese di marzo, di cui due parzialmente accolta dall'assise (presentata da Telecom Italia e da Vodafone), e una respinta (quella dei residenti della zona di via Barilatti).
  Durante il dibattito Andrea Blarasin (An), ha espresso perplessità in merito all'accoglimento delle osservazioni giunte dai gestori di telefonia mobile in quanto "peggiorative rispetto alla delibera iniziale" mentre Giovanni Picchio (Udc) per il suo gruppo ha annunciato l'astensione dal voto "consapevole che la legge permette ai gestori di fare ciò che vogliono" e che quindi il regolamento "sia solo di facciata".
 
 
 
 

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