Comune di Macerata


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Ultimo Aggiornamento: 30/01/13

Rassegna Teatro Ragazzi

teatro ragazzi

25 gennaio - 24 aprile 2009



La stagione teatro ragazzi, come è oramai consuetudine degli ultimi anni, si articola in una rassegna domenicale e una rassegna scolastica, mirata ai ragazzi delle scuole elementari e medie ed ai bambini della scuola materna.    

 
 

Rassegna domenicale Teatro Don Bosco Macerata

 

Biancaneve

Domenica 25 gennaio

LA BARACCA BIANCANEVE testo di Bruno Cappagli e Fabio Galanti

regia di Bruno Cappagli
con la collaborazione di Valeria Frabetti

Una fiaba nota, forse la fiaba più famosa e amata di tutte, raccontata con estrema fedeltà, questa volta attraverso occhi adulti che scoprono nell'atto del narrare il proprio mondo incantato.
All'apertura del sipario, i tecnici del teatro stanno montando le luci e le scene di Biancaneve, quando arriva la notizia che gli attori non arriveranno in tempo per lo spettacolo. Per non deludere gli spettatori, il direttore obbligherà i tecnici a raccontare loro la storia "tanto è una storia che tutti conoscono e voi ancor di più...". I due si ritrovano così a dover interpretare la fiaba, anche se non ne vogliono sapere, primo perché loro sono tecnici e non attori, ma soprattutto perché è una storia per bambini!
Ma "lo spettacolo deve continuare!" e così, di buon grado, cercheranno di interpretare Biancaneve, i sette nani, la matrigna, il principe e il cacciatore. Nell'indossare i panni di questo o quel personaggio, si accenderà pian piano in loro il piacere del vivere l'immaginario fantastico della fiaba, fino a sperimentare, proprio come Biancaneve, una metamorfosi sorprendente.      

 
 

Frottole - Spettacolo di Commedia dell'Arte

Domenica 15 marzo 
 
TEATRO DEL VENTO

FROTTOLE

spettacolo di Commedia dell'Arte per bambini e ragazzi di 5/12 anni
testo e regia di Lando Francini
pantomima Chiara Magri
canto popolare Catherine Robin  
maschere Fratelli DeMarchi
interpretato da Francesca Cecala e Swewa Schneider

Recitato con splendide maschere in cuoio, nello stile antico dei comici di piazza, dove
poesia, humour e risate attraversano presente e passato, lo spettacolo porta sulla scena la vita quotidiana e fantastica di Fernanda e Barcellona, un duo comico irresistibile, capace di coinvolgere bambini e ragazzi ma anche in grado di offrire molteplici spunti di riflessione sul Teatro . Alle prese con la necessità di sopravvivere, le due attrici raccontano la loro condizione di serve nella Commedia. Dalla galleria di lazzi e scenette, tutte ripescate dal baule dei saltimbanchi, bambini e ragazzi scoprono come contrasti, difficoltà e problemi, pane per i denti dei teatranti, siano zucchero per gli spettatori. In questo allestimento i gesti, le immagini, la pantomima e le canzoni popolari si fondono ad una lingua insolita, un miscuglio di italiano, spagnolo maccheronico, con qualche parola di catalano e dialetti che giungono dalle montagne. Sono questi linguaggi, semplici e diretti, che rendono lo spettacolo comprensibile a qualsiasi pubblico offrendo l'opportunità di seguire un lavoro sul recupero delle radici del teatro popolare.  

 
 

Lo Scavo - Viaggio al centro del teatro

Domenica 29 marzo 

EVENTI CULTURALI/TEATRI COMUNICANTI

LO SCAVO  
Viaggio al centro del teatro  

testo di Marco Renzi  
interpreti Oberdano Cesanelli, Piero Massimo Macchini  
musiche originali Luciano Monceri  
scenografia e regia di Paolo De Santi   

"Premio Rosa d'Oro" per lo spettacolo più votato dai ragazzi nell'ambito del XXIV Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova (Dicembre 2005).  
"Premio Maria Signorelli" come spettacolo maggiormente gradito dal pubblico della stagione 2005\2006 del Teatro Verde di Roma.
Un grande cumulo, un cantiere a cielo aperto; bidoni, pale, secchi, terra, tanta terra, estratta da una buca. Due esploratori scandagliano il sottosuolo alla ricerca di qualche cosa di sensazionale rilevato dai loro strumenti di superficie, qualche cosa di cui ignorano le dimensioni e la fattezza, qualche cosa che mai nessuno ha misurato prima di allora.
E' certamente una presenza viva, ma si tratta di una vitalità anomala, diffusa e stranamente immobile.
Come respira, come si nutre, che abitudini ha, è ostile, è brutto, è bello, è simpatico, che cos'è?
Per scoprire bisogna scavare e allora scavano, scavano, con tenacia e coraggio e alla fine.......     

 
 

Rassegna nelle scuole

 

Gnam gnam - Il latte dell'umana tenerezza

1° ciclo elementari  

10 - 11 febbraio 
 
CA LUOGO D'ARTE

GNAM GNAM - IL LATTE DELL'UMANA TENEREZZA

Biancaneve, la mia preferita: ci sono tutti gli ingredienti giusti per farne un capolavoro: la matrigna, il principe azzurro, e i nani. Una ricetta perfetta per un'ottima storia; sì, poi ci sono anche il cacciatore che uccide la cerva, lo specchio magico, il bosco, la casetta dei nani e soprattutto la mela. Ma a pensarci bene sapete perché è veramente bella? Perché ci insegna tre cose importanti. La prima: che le cose perfette a vedersi possono essere terribili a mangiarsi. La seconda che a volte chi ti dà da mangiare non lo fa per nutrirti! Ha un altro progetto nella testa. E la terza...che l'amore vince sempre!
Sono Dina e mi piacciono le storie, le racconto da sempre. Fin da bambina contavo e raccontavo, contavo e raccontavo e quando mi fermavo gli amici mi dicevano "dai, Dina, conta, racconta Dina, conta...! Conta, Dina e dina conta e Contadina". Alla fine ci sono rimasta dentro e cosa faccio? La contaDina. Perché tutto, ma  proprio tutto, quel che nelle storie si mangia son io che lo preparo, son io che lo coltivo. Sì, perché oltre alla mia cucina, di là ho un orto dove coltivo i piselli per la Principessa, la zucca per la carrozza di Cenerentola, l'albero di mele rosse per Biancaneve, le pere di Pinocchio, i fagioli magici di Giacomino, l'avena per la pappa dei tre orsi...E poi pianto grano per fare la farina per la focaccia da mettere nel cestino che Cappuccetto Rosso porta alla nonnina malata, per il pane di Pollicino e per l'Omino di Pan Pepato. Poi ho mucche da latte per la panna e il burro, galline dalle uova d'oro e non.  

 
 

La Bella e la Bestia

1° e 2° ciclo delle elementari   

25 - 26 marzo

IL BAULE VOLANTE

LA BELLA E LA BESTIA

di Roberto Anglisani e Liliana Letterese
regia di Roberto Anglisani

Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato viaggio d'affari. Trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile metà uomo e metà belva. Qui, durante il tentativo di rubare una rosa, viene sorpreso dalla Bestia, che lo minaccia di morte. L'unica possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto. La più bella delle tre accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad un destino inatteso.
È questa in sintesi la trama che accomuna le molte versioni de La Bella e la Bestia che sono giunte sino a noi. La più famosa venne scritta in Francia intorno al 1750 da Madame Leprince de Beaumont che, a sua volta, attinse ad un ancor più antico racconto di Madame de Villaneuve. Si tratta, dunque, di un racconto che ha riscosso e riscuote ancora oggi un enorme successo ed un grande interesse.
Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che supera ogni barriera, La Bella e la Bestia ci parla innanzitutto del tema della diversità, ed in particolare dell'accettazione del diverso e dell'altro da sé. Una diversità che spesso si manifesta anche nella realtà proprio nello stesso modo in cui avviene nella fiaba, cioè attraverso un particolare aspetto fisico: dal colore della pelle, come dall'essere troppo magri o troppo grassi, o comunque lontani dai canoni di bellezza perfetta proposti dai mezzi di comunicazione. Eppure, magicamente, in questa storia il pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della Bestia, condividendone i dolori e i tormenti, provando per esso una grande comprensione e un grande affetto, attraverso un percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere mostruoso e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della condizione di "diverso", non desiderandone più la morte ma la felicità. La Bella e la Bestia è una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze, a capire che spesso essa si cela sotto sembianze che ci possono sembrare sgradevoli: solo imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda.    

 
 

Alice delle meraviglie

2° ciclo delle elementari   

3 - 4 febbraio 

CERCHIO DI GESSO 

ALICE DELLE MERAVIGLIE

Alice si è nascosta da qualche parte. Forse nella sua stanza, forse nell'armadio, forse sul tetto.
Tutti la cercano per dirle cosa deve fare, quando lo deve fare, perché lo deve fare oppure non fare: Alice ha una vita piena di orari e di regole. Sarà perché il suo tempo è tutto organizzato o perché lei non sa più come usarlo ma Alice ha smesso perfino di giocare. E non sa o non può spiegare agli altri, agli adulti, che ogni tanto vorrebbe proprio essere lasciata in pace.
E allora si nasconde e non si vuole far trovare. Lascia che siano solo i suoi desideri a tenerle compagnia, perché Alice è comunque una bambina curiosa, molto curiosa della vita e delle cose.
I suoi desideri sono così forti e la sua curiosità così viva che Alice - per sogno, per magia o per l'incanto tipico dei bambini, - si trova sprofondata in un mondo pieno di meraviglie e di avventure. Un mondo dove orari e regole sembrano funzionare al contrario e dove i personaggi si chiamano Coniglio Bianco, Signor Topo, Cappellaio, Lepre, Bruco e Ghignagatto. E dove ovviamente, c'è anche una Regina cattiva.
Attraverso questo viaggio nelle meraviglie del paese sotterraneo Alice capirà molte cose e quando farà ritorno al "suo" mondo sarà una bambina diversa, che sa essere più autonoma rispetto alle richieste degli "adulti", che avrà ritrovato la voglia di prendersi il suo tempo per giocare e per pensare e che sarà tornata in contatto con la sua fantasia e la sua capacità di immaginazione.    

 
 

Un'Odissea - Spuntini di viaggio

2° ciclo delle elementari

16 - 17 marzo 
 
MILLIMA TEATRO

UN'ODISSEA, SPUNTINI DI VIAGGIO  

di e con Mimma Pieri e Lilli Valcepina
progetto luci di Andrea Violato

Uomini, Dei, viaggi, miraggi, magie, bugie... questi sono gli ingredienti fondamentali per cucinare qualcosa di delizioso da servire al banchetto degli Dei, sempre affamati di nuove storie.
E chi sta ai fornelli? Apollo e la sua fedele Musa ispiratrice! Ma, come spesso accade, gli ambiti manicaretti si rivelano pasticci e i sospirati ritorni a casa...un'Odissea! Cosa bolle in pentola? Lo raccontano due attrici trasformandosi nei diversi personaggi che Ulisse incontra nel suo viaggio verso Itaca dopo la fine della guerra di Troia. Comicità, invenzioni e colpi di scena fanno da contorno e alla fine (con buona pace delle interpreti che non citeranno tale battuta)... il pranzo è servito!. Il racconto del viaggio di Ulisse parla di curiosità, nostalgia, paura, coraggio, amore: sentimenti universali che appartengono all'essenza dell'uomo. Affrontare ostacoli, misurarsi con Dio e con l'ignoto, lottare per un'idea, incontrare mostri e persone fantastiche, fa parte del vissuto di ognuno. Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto a riproporre, attraverso la metafora e la trasformazione di oggetti di uso quotidiano, una delle opere letterarie più significative della nostra cultura.
Lo spettacolo, di forte impronta comica, ha partecipato a SEGNALI 2006, vetrina del Teatro Ragazzi della regione Lombardia, ed è già stato "rodato" in diverse piazze, sia all'interno di rassegne di teatro-scuola che in programmazioni domenicali per le famiglie, ottenendo buoni risultati di pubblico e critica.
Gli utensili della cucina diventano ora onde del mare, ora strumenti di percussione, ora veri e propri accessori d'abbigliamento. Uno scapestrato Apollo e la sua Musa, si raccontano e raccontano, tra una pentola e un mestolo, il peregrinare di Ulisse, storia piena d'incanto. Applausi e risate .   "La Provincia di Como"
Un'Odissea, spuntini di viaggio ha il pregio della semplicità e dell'immediatezza e arriva grazie alla simpatia e all'energia delle due interpreti.   "La Provincia di Lecco"
Mimma Pieri e Lilli Valcepina, attrici, diplomatesi nel 1991 presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano, partecipano a numerose produzioni teatrali tra cui "Aquarium", pluripremiato spettacolo del Laboratorio Teatro Settimo (TO). Collaborano con registi quali Marco Baliani, Gabriele Vacis, Roberto Corona, Gianluigi Gherzi, Eugenio Allegri, Beppe Rosso, Claudio Cavalli. Nel 1998 si associano dando vita a "Millima Teatro" realizzando diversi progetti che vanno dalla conduzione di laboratori rivolti a studenti e corsi di formazione per insegnanti nelle scuole, alle animazioni per bambini, letture teatrali e percorsi di avvicinamento alla lettura (anche inseriti nel progetto "Nati per leggere") presso le biblioteche comunali della Lombardia. Sono, inoltre, autrici ed interpreti   di spettacoli di teatro ragazzi (Rumore di mostro 2004 ; Un'Odissea, spuntini di viaggio 2005).    

 
 

Sircus

Scuole medie

30 - 31 marzo 

COMPAGNIA BOTEGA

SIRCUS

regia e coreografie di Enzo Celli
assistenza alle coreografie Federica Angelozzi 
musiche di Enzo Celli (elaborazioni) 
consulente musicale Bruno Turcano 
costumi di Luca Dall'Alpi 
luci e suoni di Massimiliano Masserelli
con Enzo Celli, Federica Angelozzi, Antonello Argiolas, Giuseppe Gatti
Federica Galimberti, Concita La Rosa, Luca Montalto, Moreno Mostarda, Antonio Pupa

Sircus è uno spettacolo creato in occasione del decennale della Compagnia Botega. Diversamente dalle ultime produzioni, di carattere narrativo, Sircus è uno spettacolo a quadri che ne racchiude alcuni tra i migliori della produzione di Compagnia, oltre a delle creazioni inedite. Danza, break dance, acrobatica e arti circensi, si fondono tra di loro in un'atmosfera onirica e surreale. Sul palcoscenico si avvicendano strani personaggi, strane situazioni, strane circostanze che danno vita ad uno spettacolo inebriante dai ritmi incalzanti.  È uno spettacolo che strizza l'occhio al "circo" della vita, che parla del "pagliaccio" che c'è in noi, parla dell'eterno bambino, che si nasconde nell'uomo, non sempre riuscendovi. Sircus è un obbligo alla fuga mentale, al viaggio nella memoria: vuole essere un furto, vuole rubare un tempo inconsueto al procedere del giorno, vuole disequilibrare un equilibrio, vuole incalzare, vuole lasciare andare, vuole commuovere, esilarare, vuole gioire, stupire, rifocillare.   

 
 

Il sogno di Amleto

Scuole medie

23 - 24 aprile 
 
NAUTAI TEATRO/TEATRO DEL CANGURO

IL SOGNO DI AMLETO

spettacolo prodotto da Sistema Teatro Marche
nell'ambito del progetto Futura Memoria - anno 2008
ideazione e regia di Gigi Tapella
testo e drammaturgia di Miriam Bardini e Gigi Tapella

Nautai Teatro continua con questo spettacolo la ricerca sulla scrittura shakespeariana iniziata con La Tempesta, finalista premio Stregagatto E.T.I 2005.
Il lavoro della compagnia si concentra sulle relazioni generazionali che sono presenti nell'opera di Shakespeare e che ne costituiscono il suo intreccio utile e fondamentale per confrontare il contenuto dell'opera e la quotidianità che ci circonda. Da molti anni, infatti, Nautai Teatro cerca di mettere in relazione la drammaturgia tradizionale con aspetti a noi prossimi, in un tentativo di attualizzazione che vede coinvolti sia gli aspetti drammaturgici che quelli della provocazione teatrale.
Nautai Teatro affronterà la tematica di Amleto e della crisi del suo regno con una particolare attenzione alla duplice visione dell'opera: la realtà/apparenza (ciò che vediamo) e l'inganno/menzogna (ciò che non vediamo). Due spazi all'interno di un unico palcoscenico, il teatro che si smaschera e che rende visibili gli aspetti nascosti, quelli normalmente negati al pubblico. E' in questi spazi che vivono i personaggi e anche i fantasmi dell'opera, soggetti di questo "spettacolo/viaggio", dentro il quale il pubblico scoprirà i suoi segreti, e gli aspetti più profondi dell'"Amleto". Un viaggio teatrale in compagnia del pubblico all'insegna dello stupore per accorgersi che la vita del teatro non è cosi lontana dalle nostre inquietudini.
Amleto è un personaggio della letteratura che vive anche al di fuori del teatro, ed è conosciuto anche da chi non ha mai letto testi di W. Shakespeare. Amleto è famoso come la Gioconda di Leonardo; la sua immagine col teschio in mano e la celeberrima frase "essere o non essere" è presente nella memoria collettiva e resta a testimoniare quell'inquietudine esistenziale che ci accompagna dall'adolescenza sino alla maturità. Amleto quindi si presenta a noi come un personaggio che racchiude in sé l'elemento "eterno", "immortale" quel qualcosa che vive in noi e che non potrà mai morire: il bisogno di conoscere sempre di più dove risiede il male e il bene, capire ciò che è giustizia e ciò che è ingiustizia, ciò che è umano e ciò che è disumano. Sono tutte domande importanti che sono racchiuse nell'opera Hamlet dentro una struttura drammatica ben equilibrata dove il simbolismo del Regno di Danimarca in totale disfacimento, sia umano che politico, offre un notevole spunto di riflessione sulla vita e il mondo che ci circonda. La tragedia di Amleto si consuma all'interno del suo palazzo e all'interno della sua famiglia e questo ci permette di lavorare su due importanti aspetti della vita: lo stato e la famiglia, collettività e individuo.        

 
 

Vita da gatto - Le grandi avventure di un cucciolo

Scuole materne

FERRUCCIO FILIPAZZI

VITA DA GATTO
Le grandi avventure di un cucciolo

scritto, musicato ed interpretato da Ferruccio Filipazzi
oggetti scenici di Natale Panaro
scene e costumi di Tinin Mantegazza

Lui si chiama Bianco ed è un gatto. Insieme con il papà, che gli insegna le cose fondamentali della vita come il colore ed il ritmo, vive in un brandello d'orto scampato non si sa come al devastante abbraccio di cemento della città. L'orto è di proprietà di un signore chiamato "il Capitano", che lo cura con passione e vi alleva le sue galline. Ma tutte le cose belle, prima o poi, hanno una fine: l'orto del Capitano viene fagocitato ed inglobato nella città e così Bianco si trova senza casa. Subito dopo si trova anche senza famiglia, perché decide di andarsene solo soletto per il mondo e diventare grande. Cosa che, a volte, può essere dolorosa e pericolosa. Ferito in una battaglia fra bande rivali, Bianco ha la fortuna di incontrare Ferrù, un uomo, ma soprattutto un amico. Grazie a lui, Bianco capisce che cosa significa essere amati e, confortato da questa esperienza che lo ha reso più forte e sicuro di fronte alla vita, continua il suo viaggio per il mondo. Da solo.
"E' l'avventura randagia di un amico che si porta in giro la sua fiera ed indomita solitudine. In lui gli spettatori bambini si identificano spontaneamente, soprattutto per quella sorta di iniziazione alla vita e al mondo - inevitabile ed esaltante per ogni "cucciolo" - rappresentata dal rapporto col padre e dal successivo distacco". Lo spettacolo si svolge attorno a scenografie essenziali, quasi macchie di colore vivo, sorrette da una colonna sonora realizzata in diretta. Lo spettacolo è stato studiato per essere rappresentato anche in saloni o luoghi all'aperto.
Tecnica utilizzata: narrazione, musica e canzoni dal vivo.      

 
 
 

Inizio spettacoli domenicali ore 17,30
Costo del biglietto : Adulti € 5,00 - Ragazzi € 3,00
Inizio spettacoli scolastiche ore 10.00
Costo del biglietto € 3,00 - Scuole materne € 1,50

Prenotazioni presso Biglietteria dei teatri tel. 0733.230735
Biglietteria del teatro Don Bosco aperta il giorno di spettacolo dalle ore 16.00


INFORMAZIONI
Servizio Cultura 
Viale Trieste, 24
Tel. 0733.256383 
cultura@comune.macerata.it

 

Comune di Macerata piazza Libertà, 3 - 62100 Macerata
tel. 0733-2561 fax 0733-256200
e-mail: municipio@comune.macerata.it
e-mail istituzionale (solo per i titolari di PEC): comune.macerata@legalmail.it
P.I. 00093120434 - C.F. 80001650433