Comune di Macerata


Ultimo Aggiornamento: 18/02/09

Consiglio aperto, tutte le problematiche di scuola e università

COMUNICATO STAMPA N. 1   martedì 17 febbraio 2009    
OGGETTO: le problematiche della scuola e dell'Università affrontate a 360 gradi in consiglio.
  Incertezza, disorientamento e preoccupazione sembrano questi gli stati d'animo con i quali gli operatori scolastici, le famiglie, gli studenti guardano oggi al futuro della scuola italiana. Ma non mancano anche le voci favorevoli che evidenziano punti qualificanti nella riforma Gelmini. Questo in sintesi quanto emerso dal consiglio comunale aperto di ieri che ha affrontato nelle molteplici sfaccettature le principali novità della riforma Gelimini, dal maestro unico al voto in condotta, da quello decimale allo stanziamento di fondi.
  Tanti gli interventi per un tavolo pubblico di confronto molto apprezzato dai partecipanti che ha messo insieme le opinioni delle istituzioni scolastiche, dei rappresentanti degli studenti, dei genitori e dei politici e terminato con l'invito a ripetere incontri di questo tipo per poter discutere e monitorare gli sviluppi della riforma che sta prendendo il via e della quale in molti intravedono problematiche da risolvere.
  Tra le criticità emerse dal confronto si colloca quella dell'incertezza delle risorse finanziarie. "Abbiamo ricevuto da poco i fondi assegnati" ha sottolineato Mara Simonelli insegnante di scuola primaria e rappresentante dello Snals "ciò significa che la scuola pubblica ha lavorato metà anno scolastico con i soli fondi volontari dei genitori". Stesso problema per la scuola secondaria superiore. "La scuola ha bisogno di conoscere in anticipo l'importo dei fondi ministeriali" ha sottolineato il dirigente del Liceo Scientifico di Macerata Ferdinando Romagnoli "altrimenti organizzare i servizi diventa impossibile".
  Sullo stesso tema è intervenuta anche l'assessora ai Servizi scolastici Federica Carosi che ha sottolineato come la mancanza di chiarezza in tema di finanziamenti paralizza l'attività didattica.
"I dirigenti non sono in grado di stabilire in modo tempestivo le proprie esigenze nell'organizzazione dei servizi" ha detto l'assessore "e di conseguenza il Comune si trova in difficoltà nella previsione delle risorse da assegnare agli istituti scolastici". La Carosi ha poi ricordato le difficoltà economiche in cui si trovano molte scuole che non hanno i soldi per pagare i supplenti e le tasse comunali, ma neanche per acquistare i prodotti di pulizia.
  Per quanto riguarda l'Università è intervenuto il pro rettore Luigi Lacchè che ha espresso la "preoccupazione per i tagli che colpiscono indiscriminatamente atenei con capacità innovativa e con equilibrio finanziario come quello di Macerata e atenei che invece non hanno tali caratteristiche". Ma dal mondo universitario, rappresentato anche da numerosi studenti impegnati negli organismi istituzionali dell'Ateneo, sono emerse richieste verso l'Amministrazione comunale per far sì che Macerata sia sempre di più una città accogliente nei confronti degli studenti. Da qui la proposta di avere una miglior organizzazione del servizio di trasporto urbano, di parcheggi e anche di istituire una "carta dello studente" che preveda agevolazioni per le attività culturali o sportive.
  La situazione problematica delle Accademie di Belle Arti è stata invece illustrata dalla direttrice Anna Verducci che parlato di "invisibilità" di un corso di studi parallelo a quello universitario che "non ha mai riscontrato la sensibilità dei vari governi che si sono succeduti".
  I principi ispiratori della riforma Gelmini sono stati invece portati in aula con un documento dell'onorevole Paola Frassinetti, componente della Commissione Istruzione alla Camera dei deputati, giunto al capogruppo del Pdl e letto dal presidente del Consiglio comunale Gian Mario Maulo.
"Da dieci anni" si legge nel testo "la spesa per l'istruzione cresce in modo incontrollato senza che ciò produca un minimo miglioramento e le critiche ha solo il potere di mistificare la realtà". Si ribadisce quindi l'importanza del maestro unico che intende tutelare il bambino nei suoi primi anni di scuola, del voto decimale che deve riassumere il risultato delle prestazioni dello studente e del voto in condotta che serve anche a contrastare il fenomeno del bullismo in forte crescita nelle scuole.
  Un giudizio positivo sulla riforma è giunto da Lucia Beccacece, studentessa al quarto anno del Liceo Scientifico di Macerata e componente della consulta degli studenti. "Ho avuto il maestro prevalente" ha detto la ragazza "e mi sono trovata bene; credo che sia più utile che ognuno si chieda cosa vuole dalla scuola al di là di ogni ideologia".
  Daniele Sorichetti, componente nel Cda dell'Università, ha invitato a prendere sul serio la sfida contenuta nel decreto legge: "rivedere cioè il ruolo dell'Università all'interno della cultura e non si può pensare che sia solamente legato ai fondi".
  Tra gli interventi politici quello del consigliere regionale Francesco Massi (Udc), che ha ricordato i tagli ai finanziamenti scolastici operati a livello locale dalla Regione Marche, di Pierfrancesco Castiglioni (Pdl), che ha sottolineato l'anomalia solo italiana in una didattica con tre maestri e lo spreco di risorse per portare avanti corsi di laurea con un solo studente, Mario Cavallaro, senatore della Margherita che si è soffermato sull'inutilità del voto in condotta. Ivano Tacconi (Udc) ha invece ricordato le eccellenze della scuola maceratese con i Salesiani e il Convitto, Marco Blunno (Pd), ha apprezzato il voto in condotta introdotto dal decreto Gelmini esprimendo invece perplessità per i notevoli tagli, Placido Munafò (Comitato Menghi), da parte sua ha giudicato positivamente la "trasparenza " introdotta con la riforma dei concorsi universitari. Pierpaolo Tartabini (Sinistra democratica) ha criticato il gioco di parole che "fa confondere il concetto del taglio di una spesa con quello di riorganizzazione di un servizio" mentre Reinhard Sauer (Rifondazione) ha parlato di "disprezzo per la ricerca scientifica" e Uliano Salvatori ha da parte sua giudicato positivamente il metodo di lavoro che potrà nascere dopo il positivo confronto tra tutti coloro che vivono nella scuola e che hanno a cuore le sue sorti.
  Al consiglio comunale aperto ha anche partecipato l'assessora provinciale Clara Maccari che ha ricordato il Patto per la scuola stabilito dall'Amministrazione provinciale e ha donato alla Carosi e al presidente del Consiglio un testo dal titolo "Sui banchi nessuno è straniero" frutto della collaborazione tra le scuole della Provincia.
 
 
 
 
 

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