COMUNICATO STAMPA N. 1 martedì 5 maggio 2009
OGGETTO: Consiglio, sì al tavolo di confronto su scuola e università
Mozioni e ordini del giorno su tematiche tra le più variegate ieri in Consiglio comunale. I consiglieri hanno affrontato in particolare argomenti che vanno dai problemi di scuola e università all'istituzione di un carcere a Macerata fino al tema delle ronde. Rinviato al consiglio odierno l'ordine del giorno relativo "all'emergenza umanitaria per Eluana Englaro" (vari consiglieri di Pdl e Udc) e ritirato quello sul disegno di legge istitutivo dell'ordine tricolore (sinistra democratica).
Sì all'istituzione di un tavolo di confronto permanente con scuole e università. Con 2 voti favorevoli e tre astenuti (Giovanni Meriggi del Gruppo misto - Pri e Rifondazione comunista), è stata approvata la mozione firmata da Udc e Comitato Menghi e presentata dal consigliere Udc Ivano Tacconi. L'atto trae origine dal consiglio aperto che si è svolto lo scorso 16 febbraio. Nella circostanza era emersa l'urgenza di istituire un tale tavolo di confronto per affrontare tematiche care agli studenti, quali quelle relative ai trasporti o alle mense. In realtà l'Amministrazione aveva già dichiarato la sua disponibilità in tal senso ieri ribadita dal sindaco: "come già riferito dall'assessore a suo tempo, non ci sono problemi da parte nostra nell'istituire il tavolo di confronto". Tra gli altri sono poi intervenuti Reinhard Sauer (Rc): "A quanto pare l'Amministrazione lo sta già facendo quindi il vostro invito è forse superfluo...; poi taluni aspetti tipo le mense non sono di competenza comunale". "Non condivido le perplessità di Sauer - ha replicato il capogruppo della Pdl Pierfrancesco Castiglioni - il Comune deve impegnarsi nel risolvere i problemi anche sulla base di analisi e indagini su pendolarismo e trasporti". Anna Menghi, dell'omonimo Comitato, ha colto l'occasione per ricordare le difficoltà in cui si dibatte la facoltà di Lettere: "siamo preoccupati per la chiusura di alcuni corsi: la cosa ci appare una operazione ragionieristica di carattere economico". Marco Blunno del Pd, "nonostante il tono propagandistico di certe affermazioni", ha dichiarato il voto favorevole del suo gruppo così come il capogruppo di Sinistra democratica, Andrea Tartabini. Sul tema sono intervenuti anche Andrea Beccacece dell'Udc ("iniziativa semplice e scontata, doveva già essere fatto"), e Placido Munafò, che ha criticato la facoltà di scienze della formazione ("specchietto per le allodole per futuri disoccupati").
No ad un nuovo carcere circondariale. Con 14 voti contrari (maggioranza), 1 astenuto (Gian Mario Maulo) e 7 favorevoli (Pdl, Udc e Comitato Menghi) è stato respinto l'ordine del giorno presentato da Ivano Tacconi (Udc) che invitava l'Amministrazione comunale a prendere contatti con la Provincia per realizzare un carcere moderno a servizio del comprensorio, "anche per non abdicare al ruolo di capoluogo", considerando, ha detto Tacconi, che "pare sempre più concreto il rischio che il Tribunale di sorveglianza sia trasferito ad Ascoli Piceno". Contro tale ipotesi si sono dichiarati tra gli altri Reinhard Sauer ("può darsi che Macerata sia città sonnacchiosa, ma sarà un carcere a farla rivivere...?"), e Paolo Evangelisti del Pd ("Allibito, non si ha più vitalità con un carcere: delibera inutile"). Favorevoli Arrigo Antolini (Pdl), Anna Menghi ("storia antica, spero che l'appello non sia tardivo"), e lo stesso Tacconi ("Non bisogna avere paura di un carcere anche se l'iniziativa non è per guadagnare voti...").
Censimento clochard e ronde. Giunto alle dichiarazioni di voto (il consiglio è stato rinviato ad oggi di comune accordo dopo aver verificato l'assenza del numero legale), l'ordine del giorno di Sinistra democratica relativo a provvedimenti annunciati nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" del Governo sul censimento dei senza dimora e sul riconoscimento delle ronde. "La povertà non è un reato - ha detto Valerio Calzolaio di Sd - per noi tale norme sono anticostituzionali e pertanto invitiamo il Comune a rappresentare l'allarme di Macerata nelle sedi istituzionali". Tra gli altri sono poi intervenuti Sauer (contrario a ronde e censimento), Munafò ("odg strumentale, perché i nomadi possono occupare il suolo pubblico di un giardino mentre io verrei denunciato?"), Beccacece ("contrari alle ronde ma le forze dell'ordine devono uscire dagli uffici"), Blunno ("le ronde non sono una risposta al disagio sociale") e Tartabini in risposta a Munafò ("A Milano secondo una ricerca il 70% dei senza dimora sarebbe formato da italiani...").