COMUNICATO STAMPA N . 3 giovedì 27 agosto 2009
OGGETTO: "Il ricordo nel segno", Carlo Iacomucci espone agli Antichi forni
Una mostra di prestigio quella che la galleria degli Antichi forni si appresta ad ospitare dal prossimo 3 settembre fino al 20 dello stesso mese. Si tratta de "Il ricordo nel segno", del noto artista urbinate, ma maceratese di adozione, Carlo Iacomucci.
L'esposizione, promossa dal Comune e dalla Provincia di Macerata, Regione Marche con la collaborazione dell'Accademia Georgica di Treia, dell'Accademia dei Catenati di Macerata e della fondazione Il Pellicano Trasanni di Urbino e il patrocinio dei Comuni di Urbino e Treia, è curata dal critico d'arte Lucio del Gobbo e propone una sessantina di opere originali in bianco e nero, tutte realizzate con la penna china dal 2005 ad oggi.
Sono opere che esprimono un forte potere di sintesi tra due aspetti apparentemente antitetici: la composizione di simboli ispirati dalla tradizione umanistica - quella urbinate, in particolare, dove l'artista si è formato alla scuola del Libro - e l'inclinazione alla libertà di espressione e di reinterpretazione di tali simboli e memorie.
Volti senza identità, monumenti, architetture, alberi umanizzati, alberi della vita, come ama definirli l'autore stesso. Immagini che assecondano la sensazione e ad essa succedanei a livello simbolico Vi affiorano ricorrenti, foglie e petali in movimento, aquiloni di pascoliana memoria oscillanti nel cielo quali immagini di vento e di vuoto, frammenti di storie tanto libere da offrirsi ad una lettura indiscriminata ed universale. In esse, il segno smarrito sembra ritrovare il suo filo e diventare racconto.
"È il caso appunto - sottolinea Lucio del Gobbo - di questa raccolta di disegni che idealmente fiancheggiano l'incisione e la pittura di Carlo Iacomucci. Essi, pur affidandosi a una memoria che emerge per schegge su stimolo di situazioni contingenti, tendono a costituirsi in sequenza narrativa e ad indicare una morale dichiaratamente positiva, anche se priva di retorica. Una storia figurata che assume insieme la corrosività del fumetto e la dignità dell'opera che non rinuncia alla sua intrinsicità, proprio in virtù dell'innata capacità di Iacomucci ad esprimere con leggerezza quello che leggero non è".
Carlo Iacomucci è nato a Urbino nel 1949 e attualmente vive e opera a Macerata. Nella sua città natale ha ricevuto la prima formazione artistica presso l'Istituto d'arte (Scuola del libro) e ha frequentato per due anni la sezione di pittura all'Accademia di Belle Arti. Negli anni 1969 - 1970 ha vissuto a Roma dove ha frequentato stamperie d'arte, studi e ambienti artistici. Dal 1985 fino al 2008 è stato titolare della cattedra per l'insegnamento di disegno dal vero ed educazione visiva all'Istituto d'arte di Macerata. Ha ricevuto fino ad ora prestigiosi riconoscimenti e a livello nazionale e internazionale.
Il taglio del nastro della mostra, corredata di un catalogo con testo critico di Lucio del Gobbo e testimonianze di Alessandra Sfrappini e Massimiliano Bianchini rispettivamente dirigente e assessore alla Cultura del Comune di Macerata, avverrà giovedì prossimo (3 settembre), alle ore 17.30, alla presenza dell'artista e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20,00 escluso il lunedì.