Comune di Macerata


Ultimo Aggiornamento: 02/10/09

Aleandri ricordato nel 180 anniversario dello Sferisterio

Targa Aleandri
Lo scoprimento della targa dedicata all'architetto Aleandri
COMUNICATO STAMPA N. 1   venerdì 2 ottobre 2009        
OGGETTO: Ireneo Aleandri ricordato nel 180 anniversario dello Sferisterio.
  Aspetti noti e meno noti della personalità dell'architetto settempedano Ireneo Aleandri sono stati delineati, ieri pomeriggio, dall'architetto Luca Maria Cristini durante la cerimonia che ha celebrato il centoottantesimo compleanno dello Sferisterio e ha riservato al celebre monumento un importante regalo. Il sindaco Giorgio Meschini, durante la sua introduzione, ha infatti reso noto che si sta impegnando verso l'avvio della procedura che potrà inserire l'Arena nella lista del Patrimonio Universale dell'Umanità dell'Unesco. Un riconoscimento prestigioso quindi per Macerata e per quello che è un emblema non solo della città ma dell'intera regione.
  Molte le autorità presenti all'incontro, tra cui il sindaco di San Severino Cesare Martini che insieme a Giorgio Meschini ha scoperto poi la lapide posta sulla facciata della casa dove Aleandri abitò.
  La vita di Ireneo Aleandri, che nacque a San Severino ma visse e morì a Macerata dove è sepolto nella parte monumentale del cimitero, è stata poi illustrata attraverso la proiezione di immagini da Luca Maria Cristini, storico dell'architettura e autore di importanti pubblicazioni.
  Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica a Macerata, aver vinto un concorso per professore universitario nell'Ateneo cittadino, al quale però rinuncia, Ireneo Aleandri si sposta a Spoleto per tornare in città durante la pensione quando ormai   è un professionista molto conosciuto e stimato.
  "Ma la città non è tenera con lui" ha spiegato Cristini "la commissione edilizia, infatti, boccia il progetto di realizzazione di Porta Romana (gli attuali cancelli) che lui aveva donato alla città in segno di riconoscenza". Un rifiuto che lo offende profondamente e lo spinge a riprendersi l'originale del progetto lasciando negli archivi comunali solamente le copie.
  Il progetto torna quindi nell'archivio privato di Aleandri e ora, insieme ai disegni, ai diplomi, ai libri e ai trattati di architettura appartenenti alla famiglia, per volontà degli eredi, si trova conservato nella Biblioteca Mozzi Borgetti che custodisce la più grande raccolta di opere dell'architetto.
  Dopo la cerimonia, in via Crescimbeni 24, sulla facciata dello stabile dove egli risedette   per circa venti anni è stata scoperta una lapide a lui dedicata il cui testo recita: "In questa casa visse e operò per oltre cinque lustri l'architetto settempedano Ireneo Aleandri (1795-1885) fu membro dei Consigli comunale e provinciale e deputato della commissione dell'ornato pubblico di Macerata. La città lo volle ricordare nell'anno 2009 celebrando il CLXXX anniversario dell'inaugurazione dello Sferisterio sua più celebre opera".
 
 
 
 
 

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