Lunedì (28 maggio), alle ore 21, al teatro Don Bosco, su iniziativa del gruppo Macerata in transizione, in collaborazione con Gruca, Condotta Slow food di Corridonia, Gas Macerata e Laboratorio della decrescita e il patrocinio del Comune di Macerata, riprendono le attività di transizione per ricostruire il sistema di rapporti tra gli uomini e gli uomini e tra gli uomini e il pianeta che abitano.
Grazie ad una rete di collaborazioni che si va consolidando e alla partecipazione di Giorgio Cingolani, cittadino maceratese da tempo residente a Torino, dal 2001 produttore biologico ed economista agrario specializzato sui problemi dello sviluppo rurale in aree povere del mondo, verrà proiettato The Last Farmer, un documentario di Giuliano Girelli che esplora le drammatiche conseguenze del neoliberismo e della globalizzazione sulla vita dei piccoli contadini nel mondo con il supporto di interviste a Luciano Gallino, Hira Jhamtani, Giorgio Cingolani, Magaly Rey Rosa, Mamadou Goita e Roberto Schellino. Alla proiezione seguirà un dibattito al quale l'intera cittadinanza è invita a partecipare.
Il film - documentario è prodotto da Mais ong (Movimento per l'Autosviluppo, l'Interscambio e la Solidarietà) nell'ambito del progetto Creating Coherence finanziato dalla Commissione Europea.
The Last Farmer è un'ottima occasione per avviare una riflessione critica e costruttiva sulle questioni del diritto al cibo, sulle cause reali della fame e della cattiva alimentazione e sui modi per cambiare, sull'agroecologia e sovranità alimentare, sulla valenza del cibo locale, contro gli effetti della globalizzazione, sull'insostenibilità del sistema attuale di produzione e distribuzione del cibo.
L'esperienza delle Transition town è nata a Totnes (Inghilterra) nel 2006 dalle idee di Rob Hopkins e da diversi anni si è diffusa sul territorio italiano, di recente è attiva anche a Macerata dove un piccolo gruppo di persone si impegna per informare sulle azioni da compiere nel passaggio da una società industrializzata (impostata sulla logica di consumo delle risorse), a un nuovo modello sostenibile, caratterizzato da un alto livello di resilienza (capacità di una comunità di affrontare le difficoltà e i cambiamenti).
I progetti di Transizione mirano a creare comunità libere dalla dipendenza dal petrolio e fortemente resilienti attraverso la ripianificazione energetica e la rilocalizzazione delle risorse di base della comunità (produzione del cibo, dei beni e dei servizi fondamentali), con proposte e progetti pratici, basati sulla costruzione di una rete sociale e solidale molto forte tra gli abitanti delle comunità, ma senza precludere l'esistenza di altri livelli di relazione regionale, nazionale, internazionale e globale.
Nei prossimi mesi sono previsti altri appuntamenti: il 3 giugno è in programma la festa resiliente a Treia, il 16 giugno Food Rebellion a Corridonia nell'ambito di De slow gustibooks e il 7 luglio Transition talk a Macerata all'interno di Ecologicamente.
Info: www.macerataintransizione.wordpress.com - 3491401174 - transizione.mc@gmail.com