Comune di Macerata


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Ultimo Aggiornamento: 09/11/12
 

Firmato in Comune il protocollo d'intesa del progetto "Nati per leggere: leggere è familiare"

 

"Dopo questo primo importante momento in cui è stato messo nero sui bianco - ha concluso l'assessore Monteverde - ora il compito del tavolo è quello di dare una struttura a questo sistema. Oggi qui ci sono le istituzioni che hanno costruito un percorso entro cui vogliono continuare a muoversi ma ricordiamo che questo è un tavolo aperto a tutti coloro che si sentono in sintonia con il progetto e che possono aderire al protocollo"

 
venerdì 9 novembre 2012
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La firma del protocollo d'intesa del progetto "Nati per leggere: leggere è familiare"

 "Oggi ci ritroviamo per firmare un protocollo d'intesa tra le istituzioni e i soggetti che si impegnano a promuovere la lettura ad alta voce, recependo il progetto nazionale Nati per leggere, che noi decliniamo a modo nostro, affinché i libri siano letti in diverse situazioni in cui i bambini possano crescere e stare bene".

  Questo quanto affermato dall'assessore alle Politiche sociali, Stefania Monteverde all'apertura del tavolo tecnico che, oggi pomeriggio, si è riunito in Comune per la firma del protocollo d'intesa del progetto Nati per leggere: leggere è familiare che vede coinvolti in un percorso condiviso, oltre all'Amministrazione comunale di Macerata, la Provincia, l'Università di Macerata, dl'Asur Marche Area Vasta 3,  la Federazione Italiana Medici Pediatri - sezione della Provincia di Macerata, il Collegio provinciale delle ostetriche, la Rete delle biblioteche scolastiche  della provincia di Macerata, l'Associazione italiana Biblioteche - Aib Marche e l'Associazione Culturale Pediatri - ACP Marche.

  "Si tratta di un progetto territoriale - ha proseguito la Monteverde -  che ha una connotazione culturale e sociale, in grado di creare relazioni importanti per la crescita. La necessità di ritrovarci oggi  tutti insieme intorno a questo tavolo è nata dall'esigenza di cercare di arrivare ovunque e adesso il nostro impegno deve essere quello di rendere capillare il progetto, di attivare tutti gli strumenti possibili per dargli concretezza e farlo crescere".

  Il progetto Nati per leggere è nato a livello nazionale nel 1999 con l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini in età compresa tra 0 e 6 anni in quanto le ricerche scientifiche dimostrano come leggere ad alta voce, con continuità, ai bambini in età prescolare, ha un'influenza positiva sia dal punto di vista relazionale che cognitivo e contribuisce nel consolidare nell'individuo l'abitudine a leggere anche in età successive.

  Dopo aver ricordato l'impegno dell'Amministrazione comunale a favore della lettura -  ad esempio Libriamoci e il i libri che ogni anno vengono donati ai bambini degli asilo nido in occasione del Natale -  la parola è passata all'assessore provinciale Leonardo Lippi il quale, dopo aver ribadito l'interesse della Provincia nei confronti di questo percorso, ha sottolineato quanto la lettura possa essere d'aiuto "ai nostri figli nell'allontanarli dalle deviazioni rappresentate dalle troppe ore passate davanti alla televisione e dagli strumenti ipertecnologici.  Nati per leggere: leggere è familiare  è sicuramente uno strumento per riportarli sulla retta via. Il fatto di aver trovato tutti insieme una convergenza è una cosa grande. Le poche risorse che abbiamo - ha concluso Lippi - verranno investite nel progetto".

 

 
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il gruppo dei soggetti che hanno partecipato al tavolo tecnico

Ricordato inoltre, attraverso le varie esperienze già maturate e condivise, il ruolo importante che tutti gli altri soggetti presenti al tavolo ricoprono all'interno del progetto: dalla Rete delle biblioteche scolastiche ai pediatri con la sensibilizzazione effettuata nei confronti delle mamme, dalle ostetriche alle insegnanti degli asili nido.

  "Il progetto -  ha invece detto Tommaso Paiano dell'Associazione Italiana Biblioteche -  si regge su due gambe: i bibliotecari e i pediatri. Il nostro compito è       quello di rendere compartecipe la Regione Marche  che ad oggi ha finanziato, con un fondo di 15.000 euro, un monitoraggio sullo stato del progetto nel territorio. Monitoraggio da cui sono emersi dei dati che foniamo ai soggetti coinvolti e che serve per renderci conto del lavoro fatto e ancora da fare".

  "Dopo questo primo importante momento in cui è stato messo nero sui bianco - ha concluso l'assessore Monteverde - ora il compito del tavolo è quello di dare una struttura a questo sistema. Oggi qui ci sono le istituzioni che hanno costruito un percorso entro cui vogliono continuare a muoversi ma  ricordiamo che questo è un tavolo aperto a tutti coloro che si sentono in sintonia con il progetto e che possono aderire al protocollo". (lb)

 
 
 
 

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