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Ultimo Aggiornamento: 23/01/13
 

“W l’Italia libera”, al Lauro Rossi va in scena la Resistenza

 

Lo spettacolo è prodotto da ANPI Comitato Provinciale di Macerata, Riserva San Vicino e Compagnia Fabrica Teatro con il sostegno di Provincia di Macerata in collaborazione con Regione Marche e Amat

 
mercoledì 23 gennaio 2013
resistenza
W l’Italia libera è incentrato sulle lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana

Venerdì (25 gennaio) la stagione di prosa del teatro Lauro Rossi di Macerata, promossa dal Comune di Macerata e dall’AMAT e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prosegue con una appuntamento fuori abbonamento.

  L’attrice maceratese Rosetta Martellini presenta W l’Italia libera. La Resistenza raccontata attraverso le ultime lettere dei condannati, spettacolo diretto da Luigi Moretti del quale è anche autrice.

  Un grido, una invocazione, magari scritta con le lacrime agli occhi, ma piena di entusiasmo, di gioia, di speranza, un “evviva”.

  La sintesi estrema dello spirito della Resistenza. W l’Italia libera è incentrato sulle lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana. A volte solo poche righe buttate giù con quello che si ha a disposizione, se non si ha carta si scrive con un chiodo sul muro, si incide con uno spillo una copertina di un libro. Si scrive nel tempo che passa tra la condanna e l’esecuzione. Un tempo molto breve, ma anche spaventosamente lungo. Sono solo alcune centinaia i condannati che riescono a lasciare l’ultima lettera. Per quanto non siano sufficienti a disegnare la complessità e l’articolazione delle tante Resistenze che si sono ramificate in quei venti mesi, sono indiscutibilmente un fronte unico e unito.

  Le lettere sono scritte da persone di diversa età, ma soprattutto giovani e giovanissimi, di diverso orientamento politico, lavoratori, studenti, operai, intellettuali, casalinghe, chiamati ad una scelta in un momento tra i più drammatici della storia d’Italia. Una scelta dettata da un’urgenza, da una necessità, quella che fa scrivere a Giacomo Ulivi, ad esempio, uno degli studenti uccisi ad appena 19 anni: “No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!”.

  Sono lettere rivolte a genitori, fratelli, sorelle, fidanzate, mogli, figli, amici. C’è sempre un ultimo pensiero per la mamma, alla quale si chiede perdono per il dolore che dovrà sopportare, ma ci si sforza anche sempre di far comprendere. “Se puoi ama la mia stessa idea perché in essa troverai me”. I valori a cui si richiamano sono oggi alla base della Repubblica e della Costituzione. Libertà, giustizia, uguaglianza, democrazia, fratellanza, amore, beni insopprimibili per i quali si può rischiare tutto, anche la vita. In scena, al coinvolgente racconto delle lettere, s’intrecciano anche le piccole grandi storie di quella varia umanità che ha partecipato a quei due inverni di lotta, di sacrificio, di fame, ma anche di entusiasmo, di idealismo, di incontri, di condivisioni, di speranza. Abbiamo voluto mettere in scena proprio l’importanza della responsabilità e dell’impegno, il grande amore per la vita, l’attaccamento agli affetti, la consapevolezza di contribuire a creare uno stato nuovo: W l’Italia libera per ricostruire la speranza come l’unico vero antidoto ai nostri mali.

  Se ci chiedono ma voi cosa state facendo, potremo almeno dire “noi ricordiamo”.

  W l’Italia libera è prodotto da ANPI Comitato Provinciale di Macerata, Riserva San Vicino e Compagnia Fabrica Teatro con il sostegno di Provincia di Macerata in collaborazione con Regione Marche e Amat.

La musica dal vivo è di Andrea Me, la scena e i costumi di Stefania Cempini.

Per informazioni  Anpi (3393113183) la fabrica Teatro (3336179701). Biglietti (posto unico numerato 10 euro): Biglietteria dei Teatri 0733 230735, Teatro Lauro Rossi 0733 256306 (la sera di spettacolo dalle ore 20), AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.

 
 
 
 
 

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