Giovanni Block - il “cantacompositore” napoletano, come lui stesso si è definito scherzosamente, vincitore dell’edizione 2009 di Musicultura - ha incontrato il pubblico ieri nella sala Castiglioni nell’ambito degli incontri “Ci vediamo in biblioteca”, promossi dal Comune e da Musicultura, aprendo così l’ultimo weekend delle Audizioni Live in corso fino a domenica al teatro della Filarmonica di Macerata.
E’ stata l’assessore alle politiche giovanili Federica Curzi a introdurre la serata, insieme a Ezio Nanni Pieri di Musicultura, affermando che questa iniziativa alla “Mozzi-Borgetti” va nella direzione di proporre la biblioteca non solo come un luogo che conserva cultura, ma che la crea e la partecipa.
Di fronte ad un pubblico numeroso, tra cui il compositore romano Edoardo de Angelis, Giovanni Block, intervistato dal giornalista Stefano Bonagura, ha parlato della suo progetto di musica, della sua Napoli e la “terra di mezzo Tokiana” del quartiere Avvocata dove è nato e che gli ha permesso di formarsi tra musica e teatro. “Come si dice a Napoli, Musicultura ha da campà cent’anni”, ha detto Block, perché grazie a questa manifestazione che aiuta i giovani talenti a crescere e farsi conoscere ha potuto completare gli studi al conservatorio, laureandosi in musica per film, lavorare alla sua idea di musica ed esplorare nuovi universi sonori, con attenzione particolare alla dimensione musicale all’interno del teatro che è la direzione in cui sta orientando il suo lavoro attuale. (ap)