Comune di Macerata


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Ultimo Aggiornamento: 04/04/13
 

Presentato in Comune il progetto Auser “Abitare sicuri”

 

“Questo progetto – ha affermato l’assessore Monteverde – si integra nella rete di servizi a favore degli anziani finalizzati allo sviluppo del loro benessere, del vivere bene e in sicurezza"

 
giovedì 4 aprile 2013
auser
Presentato il progetto Auser "Abitare sicueri" a favore della terz età

Un progetto che vuole affrontare il bisogno di migliorare le condizioni abitative degli anziani, in risposta al consistente processo di invecchiamento della popolazione e alla costante crescita degli anziani soli.

  Sono questi gli obiettivi del progetto dell’Auser Abitare sicuri, condiviso dall’Amministrazione comunale, presentato questa mattina nella sala consiliare del Municipio alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Stefania Monteverde, del responsabile del progetto Mario Zega, di Stefano Falcionelli e Cristiana Tullio rispettivamente segretario regionale e provinciale del Sunia.  

 

  “Questo progetto – ha affermato l’assessore Monteverde – si integra nella rete di servizi a favore degli anziani  finalizzati allo sviluppo del loro benessere, del vivere bene e in sicurezza. Il Comune di Macerata dedica il 23% della spesa del bilancio sociale alle politiche per la terza età. Politiche fatte da tante iniziative che vedono una vasta partecipazione. Mi riferisco ai 250 orti per anziani, alle 550 persone che usufruiscono delle vacanze al mare, in montagna e al trasporto verso le stazioni termali, alle 120 che partecipano alle escursioni finalizzate alla riscoperta dei beni culturali e architettonici del territorio, ai 120 anziani che usufruiscono dell’assistenza domiciliare e ai 190 che hanno attivato il servizio di Telesoccorso. Ricordo anche la possibilità di poter usufruire del taxì sociale, del servizio di consegna dei farmaci a domicilio e del trasporto verso i centri diurni. Appoggiamo ‘Abitare sicuri’- ha concluso la Monteverde - che prevede forme di studio e di analisi personalizzate in grado di dare nel prossimo futuro risposte adeguate ai bisogni degli anziani”.  

 

La prima fase del progetto, ha spiegato Mario Zega dell’Auser, prevede uninchiesta sulle esigenze abitative degli anziani da cui evincere gli scenari sui quali poter riflettere e avviare un dibattito con quanti interessati al problema.

  “La casa in cui gli anziani si trovano a vivere – ha affermato Zega -  è spesso il risultato di una serie di passaggi strettamente correlati all’evoluzione del proprio nucleo famigliare, una casa grande, vuota e spesso bisognosa di manutenzione. I tre principali fattori che attengono alla dimensione abitativa dell’anziano sono l’aspetto economico, trattandosi in gran parte di persone a reddito basso, quello fisico, relativo cioè all’adeguatezza dello spazio abitativo rispetto alle esigenze specifiche e quello sociale, trattandosi spesso di persone sole”.

  Lo sportello Abitare Sicuri,  promosso da Auser Macerata, nasce per trasformare il “problema abitativo” dell’anziano in nuove opportunità per una comunità più coesa, per ottimizzare il patrimonio esistente attraverso una serie di informazioni utili al lavoro di supporto tecnico-sociale, per rispondere ad una pluralità di domande “frequenti” che caratterizzano i problemi più importanti di sicurezza/accessibilità/supporto sociale che si verificano in ambito domestico, per orientare le singole persone anziane verso quelle strutture/fornitori/operatori/istituzioni, presenti sul nostro territorio, in grado di fornire risposte puntuali e competenti, per rafforzare il sistema residenziale ordinario incentivando una progettazione particolarmente attenta a rispondere in modo adeguato alle esigenze dell’invecchiamento.

 

Abitare sicuri tende anche a sviluppare una rete di sostegno sociale e assistenziale che contrasti l’isolamento e le forme improprie di “istituzionalizzazione” degli anziani, anche utilizzando le più moderne tecnologie domotiche, per valorizzare il capitale sociale degli anziani e il valore dell’attività dell’anziano non retribuita.

  A questo proposito l’assessore Monteverde ha ricordato che presto partirà il bando di assegnazione degli alloggi del condominio sociale a Collevario. Si tratta di due palazzine dell’Erap con appartamenti di piccole dimensioni,  muniti di accorgimenti di sicurezza, dove gli anziani vivranno in autonomia ma potranno usufruire di spazi comuni di socializzazione

  La seconda fase, invece, prevede l’intervento su alcune attività principali quali quella di adeguare il  patrimonio abitativo alle proprie esigenze in presenza di alcune fragilità, tanto più che la residenzialità diventa spesso un obbligo nei casi in cui l’anziano è solo e con un reddito insufficiente per poter assumere un’assistente famigliare, ristrutturare edifici residenziali e non residenziali esistenti rendendoli accessibili e dotati di adeguati servizi sociali, favorire l’ambiente domestico come risorsa terapeutica per le persone con demenza, realizzare ex novo residenze sociali per anziani, realizzare  forme di coabitazione solidale dove studenti ed anziani sotto uno stesso tetto possono darsi una mano e favorire l’aggregazione di persone anziane che abitano in un determinato quartiere e che usufruiscono di un insieme di servizi in comune.

  Le prospettive per il futuro mirano a favorire attraverso queste esperienze, la promozione di progetti socio-culturali di comunità che compatibilmente con le disponibilità e le risorse, possono crescere ed implementare con nuove azioni in altri territori. 

Un ulteriore sviluppo sarebbe quello di favorire la proposta di una creazione di un patrimonio immobiliare ad uso pubblico (Public Company, Fondazione).

 

In questo periodo di crisi  economica e di recessione , il sistema dei servizi alla persona e, più in generale,  di welfare è destinato a drastici tagli e ridimensionamenti, pertanto c’è la necessità di coniugare efficienza ed efficacia individuando nuovi percorsi di welfare in grado di rispondere ai bisogni  dei cittadini con interventi efficaci e a costi dei servizi ridotti.

 
 
 
 
 

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