Il Consiglio delle donne del Comune di Macerata aderisce e ripropone in città l’installazione delle scarpe rosse contro il femminicidio e contro ogni tipo di violenza sulle donne.
“Un appello a partecipare – afferma il vice sindaco e assessore alle Pari opportunità, Federica Curzi - ad essere attivi e attive nel restituire dignità e presenza alle vittime di una violenza che crea un vuoto fisico, un vuoto di umanità e civiltà. Portando ciascuno il proprio contributo per questo 25 novembre, proveremo a dare voce ad un appello di civiltà per riempire, iniziando dalla nostra città, parte di questo vuoto.”
Parte da oggi, infatti, la raccolta delle scarpe rosse, simbolo ormai internazionale dopo l’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet intitolata Zapatos rojos, ossia Scarpette ro sse e realizzata a Ciudad Juárez, città del Nord del Messico, al confine con gli Stati Uniti. Qui, a partire dal 1993, gli atti di violenza sulle donne si sono moltiplicati. Le centinaia di vittime sono state rapite, stuprate e uccise. A poco a poco il fenomeno si è allargato, ma è sempre tenuto in scarsa considerazione dalle autorità e dai media internazionali. È a Juarez che per la prima volta viene usato il termine femminicidio. Ed è qui che, nel 2009, Elina Chauvet ha dato vita a “Zapatos rojos”. Da allora l’installazione ha fatto il giro del mondo.
Il 25 novembre sarà a Macerata. Llungo le scalette di Piaggia della torre verranno sistemate le scarpe rosse che chiunque vorrà potrà portare, a partire da oggi, nella sede dell’Informadonna di Macerata nei locali della Biblioteca Mozzi Borgetti, in piazza Vittorio Veneto n.2 (tel. 0733256379).
Un gesto compiuto da donne per altre donne, per ricordarle, per non isolarle e per farle sentire parte di una comunità. Nel pomeriggio infatti nei gazebi sistemati in piazza della Libertà verranno illustrati dal Consiglio i servizi, i centri, le associazioni attive in città e che tutti i giorni lavorano per arginare il problema, per ascoltare e aiutare con azioni concrete le vittime di abusi. Un’installazione che speriamo susciti soprattutto curiosità e interesse negli uomini e che sia per loro un serio spunto di riflessione.
Chi non ha scarpe rosse potrà portarle di altro tipo e verranno colorate al momento.