Sono tornata. Elisabetta Malatesta Varano: l’amore, il dolore, il potere è il titolo del romanzo storico di Clara Schiavone che verrà presentato il prossimo 29 novembre, alle ore 17.30, nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Macerata in collaborazione con le associazioni cittadine per le festività natalizie 2013 Macerata signora del Natale.
La storia di Sono tornata si svolge nella prima metà del XV secolo a Camerino, un luogo caro e amato dalla Schiavone per i ricordi che legano la sua infanzia a quel territorio, dove, ancora bambina, lo visitava in compagnia del nonno.
A causa di una congiura, Elisabetta Malatesta Varano, moglie di Piergentile, è costretta a fuggire da Camerino per portare in salvo il proprio figlio Rodolfo e il nipote Giulio Cesare. Aiutata dalla cognata Tora da Varano e dal capitano d’arme di Camerino, Venanzio, la giovane trova rifugio a Visso ma in capo a tre mesi la città capitola ed Elisabetta è costretta dai cognati a ritornare a Camerino. Qui ritrova Tora che la tiene informata sulla situazione politica della Signoria e su quella italiana grazie alle notizie che le passa il fedele capitano Venanzio. Intanto, a pochi mesi dal rientro di Elisabetta a Camerino, la situazione politica della Signoria precipita. Elisabetta, ancora una volta, riesce a mettere in salvo suo figlio Rodolfo e il nipote Giulio Cesare mentre lei con le figlie si rifugia a Pesaro dove vive da profuga per nove anni, anni spesi a ordire sapienti trame politiche, a lucrare in modo da essere pronta a intervenire al momento giusto e mantenere fede al suo giuramento di riportare i due cugini bambini Rodolfo e Giulio Cesare, sotto la sua reggenza, al governo di Camerino.
La Schiavone, insegnante, nativa di Tolentino ma da anni residente a Osimo, durante il percorso di ricerca dei documenti e di revisione delle bozze storiche è stata coadiuvata dal professor Pier Luigi Falaschi, storico camerte, dall’avvocato Giuseppe de Rosa, altra anima storica di Camerino e da Valerio Franconi, curatore della biblioteca di Visso. (lb)