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Ultimo Aggiornamento: 22/10/04

Consiglio, l'Apm ieri al centro del dibattito

COMUNICATO STAMPA N. 1 mercoledì 5 maggio 2004
OGGETTO: Consiglio, l'Apm ieri al centro della dibattito
 
Due mozioni discusse - e respinte - dedicate all'Azienda pluriservizi Macerata. Questo il bilancio della seconda tornata consiliare tenuta ieri. Rinviati gli altri temi all'ordine del giorno, la discussione è stata monopolizzata da due mozioni presentate dal Comitato Anna Menghi. Vediamole nel dettaglio. Stop agli autobus nel centro storico? "E' solamente una delle ipotesi formulate dall'Apm nel suo programma di servizio urbano; in ogni caso l'amministrazione la escluderà". Il sindaco, Giorgio Meschini, ha così replicato ad Anna Menghi che aveva chiesto un impegno dell'amministrazione nel respingere qualsiasi ipotesi "che preveda la soppressione degli autobus di linea per il centro storico di Macerata, fatto che impedirebbe alle persone anziane di accedere agevolmente dentro le mura". Meschini ha ricordato che l'Apm ha autonomia gestionale e propositiva e sta quindi elaborando una serie di ipotesi per razionalizzare orari e servizi. Queste proposte dovranno però essere successivamente convalidate dall'amministrazione. Preoccupazione è stata espressa, tra gli altri da Giovanni Picchio (Ccd) e Ivano Tacconi (Ppe). "Da quanto ne so - ha detto Picchio - si sta studiando di ridurre le corse urbane del 10% e sarà soppressa persino la fermata di via Cardarelli ove si trova anche una scuola...". Da parte sua Uliano Salvatori (Forza Italia) ha lamentato l'assenza di un programma complessivo di razionalizzazione del servizio e della spesa mentre Marco Torregrossa (Ds) ha voluto sgombrare lo spazio da equivoci: "Il sindaco ha respinto con chiarezza ipotesi di abbandono del centro storico da parte dell'Apm, ciò non significa che non sia necessaria una razionalizzazione del servizio visto che da utente mi accorgo che molti mezzi viaggiano quasi vuoti; d'altra parte trovo sacrosanto togliere gli autobus più grandi dal centro storico". Gian Mario Maulo ha, infine, proposto di trasformare la mozione della Menghi in senso "propositivo", ossia invitando l'amministrazione a formulare una ipotesi di accesso al centro basata sui minibus ad integrazione degli attracchi meccanizzati. L'emendamento del capogruppo dei Democratici - Città dell'uomo è stato respinto e così la mozione approvata dai soli Maulo e Carlo Babini (18 i voti contrari e sette gli astenuti). Lavori aggiuntivi al parcheggio di via Paladini: chi paga? Respinta anche la seconda mozione formulata dal Comitato Anna Menghi che chiedeva di verificare se tali lavori non dovessero essere addebitati all'impresa costruttrice, anziché realizzati dall'Apm. L'assessore Raffaele delle Fave ha spiegato che si tratta di opere aggiuntive rispetto al progetto originario, che i lavori sono risultati regolarmente eseguiti in fase di collaudo e che le opere a cura dell'Apm consentiranno il completamento funzionale e la migliore utilizzazione del parcheggio. Si tratta di interventi per circa 300 mila euro consistenti nella copertura della struttura dei vani ascensori (90 mila euro), nella realizzazione di una rampa d'accesso (130 mila euro), nonché dell'asfalto e dell'illuminazione del piazzale. Affermazioni che non hanno convinto la proponente, la quale si riserverà di verificare il quadro fatto dall'assessore sulla situazione di un parcheggio, "progettato e realizzato male - ha detto la Menghi - tanto da dover spendere ancora per renderlo fruibile". Dello stesso avviso i consiglieri Gabrio Fioretti (Fi) e Riccardo Sacchi (An) che hanno denunciato ritardi nella realizzazione dell'opera. Ritardi che per Ivano Tacconi (Ppe) sono dovuti alla complessità dell'intervento realizzato sul troncone della strada nord. Sulla necessità di poter disporre al più presto di un parcheggio a lunga sosta a prezzi contenuti si è soffermata la consigliera Irma Berdini, sollecitando anche la sistemazione complessiva della zona con spazi a verde pubblico. A favore della regolarità dell'opera si sono espressi anche i consiglieri Adriano Ciaffi (Popolari per la Margherita) e Romano Carancini (Ds). Messa ai voti, la mozione veniva respinta a maggioranza con l'astensione dei consiglieri Carlo Babini (Democratici città dell'uomo) e Alferio Canesin (Ds). A favore il gruppo Anna Menghi e Ppe.  

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