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Ultimo Aggiornamento: 22/10/04

Mostra dedicata a Umberto Peschi

COMUNICATO STAMPA N. 2 martedì 13 luglio 2004
OGGETTO: sabato si inaugura la mostra evento dedicata a Umberto Peschi

Macerata estate 2004 propone una mostra evento dedicata allo scultore maceratese Umberto Peschi, promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Macerata e organizzata dalla Pinacoteca comunale in collaborazione con l'associazione Alberto e Umberto Peschi per le arti visive, la Fondazione Carima e con il patrocinio della Provincia di Macerata e della Regione Marche.
La presentazione della retrospettiva, a cura di Paola Ballesi e Nino Ricci, prevista per sabato prossimo (17 luglio) alle ore 18 nel teatro Lauro Rossi e l'inaugurazione della mostra nella chiesa di San Paolo, verranno precedute alle ore 17 dallo scoprimento di una lapide commemorativa che verrà apposta all'esterno della facciata principale della casa natale dello scultore maceratese, in via Lauro Rossi, 29. Nella lapide, realizzata in travertino, si legge: "In questa casa il 2 luglio 1912 nacque da una famiglia di artigiani lo scultore Umberto Peschi. Qui lavorando con fervida assiduità diede forma alle sue opere, da sensibile interprete del proprio tempo, maestro per tutti di antica sapienza. La città, grata, lo ricorda". Alla cerimonia parteciperanno le autorità cittadine, i curatori della mostra e i componenti dell'associazione Alberto e Umberto Peschi per la arti visive.
Umberto Peschi. Opere 1930-1992, questo il titolo della mostra, vuole essere un contributo all'azione di divulgazione e di approfondimento dell'opera del grande artista maceratese, originale protagonista nel panorama dell'arte contemporanea a partire dagli anni Trenta. Umberto Peschi si pone dapprima come geniale interprete del secondo futurismo, poi come tenace ricercatore della prima ora del linguaggio dell'astrazione, e infine, nella stagione più matura, come significativo esponente della neoavanguardia che compone la sintassi astratta secondo l'intrigante poetica del tarlo, calibrata tra sottili varianti luministiche e articolazioni di moduli corrosi, tra esprit de géometrie e immaginazione.
In circa cento opere dal 1930 al 1992, la maggior parte in legno, suo materiale d'elezione, più un cospicuo numero di disegni e un corposo corredo fotografico e documentario, la retrospettiva si ripromette di ricostruire fedelmente il percorso della vicenda umana e artistica di Umberto Peschi, lo straordinario "intagliatore dello spazio", come lo definì Depero.
Nato a Macerata il 2 luglio 1912, Umberto Peschi dimostra precocemente un talento nella disciplina dell'intaglio del legno frequentando gli opifici dei mobilieri locali e dando vita alle sue prime produzioni. Trasferitosi a Roma nel 1937 entra in contatto con i vari gruppi futuristi della capitale diventando amico personale di Prampolini, Balla, Depero. Nel 1940 partecipa alla XXII edizione della Biennale Internazionale d'Arte di Venezia , dove espone il notissimo Aeroritratto d'aviatore, un legno a tutto tondo, che lo scenografo Dante Ferretti inserì, poi, per la sua grande forza simbolica nella scenografia del film Salò o le centoventi giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini.
A partire dagli anni Cinquanta l'artista si inserisce in un contesto internazionale attento e sensibile ai problemi dell'arte astratta, che determina in lui la necessità di un confronto diretto, immediato e costante con la realtà estremamente cangiante delle ricerche europee e da cui egli sviluppa una potente ed originalissima espressione nella poetica del tarlo, declinato nelle infinite varianti dei pieni e dei voti e delle articolazioni modulari, che predispongono la materia ad accogliere la luce.
L'ultima stagione dell'artista, morto a Macerata il 15 novembre 1992 ottantenne, vede un Peschi 'ludico', artefice di opere che si sviluppano su grandi formati, per certi versi elusive l'esprit de géometrie dominante nel periodo precedente.
La mostra resterà aperta dal martedì alla domenica, al mattino dalle 10 alle 13, il pomeriggio dalle 17 alle 20. 

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