COMUNICATO STAMPA N.1 martedì 10 maggio 2005
OGGETTO: Consiglio, dibattito sul programma
"Dalla fase di rilancio dei primi cinque anni a quella del consolidamento nel nuovo mandato, ove il termine rilancio ha significato l'avvio delle grandi opere pubbliche mentre consolidamento presuppone anche la ricerca di una nuova identità e un nuovo sviluppo per la città". Così il sindaco, Giorgio Meschini, ha annunciato ieri i suoi indirizzi di governo nella seconda giornata del nuovo consiglio comunale di Macerata. Meschini, dopo aver presentato la sua giunta, ha dichiarato che gli incarichi agli assessori (li ricordiamo: il vicesindaco, Lorenzo Marconi, Sport Massimiliano Bianchini, Federica Carosi, Mauro Compagnucci, Raffaele Delle Fave, Stefano di Pietro, Giovanni di Geronimo e Michele Lattanzi), verranno formalizzati nel corso della giunta di giovedì prossimo. "Sono due assessori in più - ha detto il sindaco - e la cosa non deve scandalizzare; la legge ne consente un massimo di quattordici e a Civitanova ci sono da tempo otto assessori; inoltre da parte dei cittadini le richieste, pressanti, all'amministrazione sono in aumento...". Meschini ha poi delineato a grandi linee il programma, dal consolidamento dei rapporti con le grandi istituzioni culturali (Accademia, Università), al centro storico (conciliare residenza e attività commerciali), fino alla ristrutturazione del Centro fiere di Villa Potenza.
Subito dopo il via al dibattito, che si concluderà probabilmente il prossimo 23 maggio. Placido Munafò (Comitato Anna Menghi) ha attaccato a 360 gradi, lamentando il ritardo sulle deleghe ("lo sappiamo che ogni assessore rappresenta un equilibrio politico e che lei ha difficoltà nel far quadrare i conti con i partiti"), mentre le obiezioni più pesanti le ha formulate su Cosmari e urbanistica. Per Ulderico Orazi (Città viva) le priorità individuate negli indirizzi di governo sono condivisibili: "ringrazio i milleseicento elettori che hanno dato fiducia alla nostra lista civica e consentito di eleggere tre consiglieri".
Critici invece Arrigo Antolini (Uniti per Macerata): "Il Piano casa è una farsa mentre la nuova stazione degli autobus è insufficiente e va assolutamente ampliata", e il neocapogruppo di An, Maurizio Fattori, che ha sottolineato in particolare la "disastrosa" stagione dello Sferisterio 2004 e la prassi delle domeniche senz'auto ("con effetti puramente simbolici"). Di "una sommatoria di declini, e di città isolata dai centri di sviluppo con una amministrazione preoccupata solamente di gestire l'esistente", ha invece parlato Silvano Iommi (Forza Italia). Mentre per Ivano Tacconi (Udc) occorre portare a termine le "incompiute, senza dividersi". Pro amministrazione gli interventi di Valori (Sdi) e Luciano Pantanetti (Rc). Il primo ritiene necessario il parcheggio a nord, "che infatti non è certo scomparso dall'agenda della giunta Meschini". Pantanetti, "a scanso di equivoci", ha riaffermato la piena partecipazione di Rifondazione alla coalizione, pur sottolineando alcuni punti critici, come piazza Mazzini ove "il codice della strada è continuamente violato", e lo smaltimento di rifiuti che richiede tecniche più moderne e meno inquinanti. Sempre per la maggioranza Alessandro Savi (Comunisti italiani) ha posto l'accento su centro storico ("si deve andare verso una sua progressiva chiusura"), servizi sociali e associazionismo.
Ultimi due interventi, quelli di due giovani neo consiglieri di An, provenienti da una importante esperienza nelle circoscrizioni, Pierfrancesco Tasso e Andrea Blarasin. A questo proposito, Tasso ha definito "ridicolo" il bilancio per le circoscrizioni, "non a caso ignorate dal sindaco nella sua presentazione", mentre il problema microcriminalità non viene adeguatamente affrontato ("che fine ha fatto il vigile di quartiere?").
Nella seduta di ieri l'assise ha anche eletto i rappresentanti della commissione elettorale comunale: Luigi Carelli, Pierpaolo Tartabini, Luciano Borgiani e Luciano Pantanetti per la maggioranza e Ivano Tacconi e Uliano Salvatori per le minoranze.