Comune di Macerata


Ultimo Aggiornamento: 20/10/07

Antonio Nebbia

Il cuoco maceratese

Antonio Nebbia visse a Macerata nella seconda metà del XVIII^ secolo: lavorò per anni presso molte famiglie gentilizie e nel 1779 diede alle stampe per la prima volta un ricettario dal titolo Il Cuoco Maceratese. Il libro ricalcava l'impostazione della cosiddetta Grande Cuisine, che, dopo la Francia, stava conquistando il gusto alimentare della vecchia Europa. La rivoluzione sociale e politica dell'illuminismo influenza anche la cucina.

Per la prima volta Nebbia sviluppa una gastronomia per le nuove classi sociali e fissa le regole moderne dell'alimentazione. Il libro ebbe uno straordinario successo e venne riproposto in tutta Italia per oltre un secolo fino all'avvento dell'Artusi. Il Cuoco Maceratese è anche un vero manuale di cucina e secondo le intenzioni dell'autore, avrebbe dovuto insegnare a cucinare ogni sorta di vivanda, tanto di grasso che di magro. Prima del Nebbia il sapere delle nostre cuoche marchigiane non aveva mai trovato l'ardire e la dignità di una sistemazione editoriale.

Dietro ogni ricetta non vi è improvvisazione, ma una grande professionalità e una notevole esperienza. Con una millenaria consapevolezza, intelligenza, abilità, Nebbia aggira i condizionamenti dell'indigenza materiale, e utilizza e ricicla tutto il possibile alimentare. Il cucinare rappresenta per lui la vera economia della vita quotidiana e per questo Il Cuoco Maceratese testimonia bene il costume di un'epoca. Per la storia della gastronomia Nebbia rappresenta un punto fermo, non solo per la cucina regionale, ma per la nuova consapevolezza di alimentazione nazionale. 
 

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