COMUNICATO STAMPA N. 1 mercoledì 7 febbraio 2007
OGGETTO: Consiglio, no a mozione del centrodestra sul centro fiere di Villa Potenza
"Una scelta epocale per Macerata e per la vallata del Potenza". Così il sindaco Giorgio Meschini ha definito la riqualificazione dell'ambito fieristico di Villa Potenza. Tuttavia, ha proseguito il primo cittadino, per esaminare le proposte pervenute e decidere serviranno ancora alcune settimane.
Intanto, è stata bocciata ieri la mozione - e un successivo emendamento - presentati da Alleanza nazionale, FI, Uniti per Macerata e Udc, con 17 voti contrari (maggioranza), 9 favorevoli (Cdu, An, FI) e 3 astenuti (Comitato Menghi) relativo al progetto. Le forze di centrodestra chiedevano trasparenza sull'iter delle cinque proposte presentate, oltre alla costituzione di una commissione di esperti nominata dallo stesso Consiglio per la valutazione dei documenti e stabilire infine sin da ora le modalità per la definizione della procedura. Per il consigliere di An, Pierfrancesco Castiglioni, che ha presentato la mozione, le proposte sarebbero già state esaminate dagli uffici e quindi devono essere distribuite ai consiglieri, quanto ai tempi si sono dilatati oltre l'inverosimile; l'Amministrazione - prosegue Castiglioni - ancora una volta non mantiene le promesse fatte in questo e in altri casi come quello del consorzio urbanistico Valleverde".
"Promesse non mantenute? Abbiamo sempre mantenuto le promesse fatte - ha ribattuto il sindaco - eventualmente ci si può rimproverare di non aver sempre rispettato i tempi previsti". Quanto alle "decisioni prese altrove", "in realtà si decide sempre in Consiglio comunale, anche perché si tratta di questioni urbanistiche, che, come noto, sono di competenza consiliare; auspichiamo di portare tutto l'incartamento entro marzo all'attenzione, prima della commissione competente e subito dopo dell'assemblea consiliare".
Tre erano le possibilità, ha ricordato Meschini: "non fare nulla, ipotesi che abbiamo scartato, scegliere uno dei progetti, oppure elaborare una sintesi tra le varie proposte". Per individuare la procedura da seguire nella scelta, la prossima settimana ci sarà un incontro con un componente dell'autorità di vigilanza sugli appalti e i lavori pubblici.
Nel dibattito successivo in discussione in particolare la viabilità prevista e il progetto della struttura sportiva, legata come nota alla riqualificazione complessiva. "La viabilità prevista - da Montanello al cimitero - ha attaccato Placido Munafò del Comitato Menghi - così com'è è inutile!". Per Luciano Pantanetti (Rc) del tutto condivisibile, ma previsto, il richiamo nella mozione all'accesso agli atti e quindi alla trasparenza, il problema della mozione però è che l'opposizione non può dettare i tempi dell'agenda politica alla maggioranza: ad ognuno i suoi compiti". Per Narciso Ricotta della Margherita i problemi della viabilità verranno tenuti nella massima considerazione mentre la commissione chiesta da Castiglioni non è prevista nel bando". L'appello di Ivano Tacconi (Cdu) è stato "a non volare basso e a prevedere, visto che l'occasione è unica e non va persa, la realizzazione di un tracciato stradale completo tra le vallate". "Scontate - per Riccardo Sacchi di An - le richieste, ed incomprensibile il diniego della maggioranza: non è possibile spendere milioni di euro senza prevedere il passaggio oltre il muro di Villa Potenza verso ovest e quindi verso le montagne; pensare in grande, quindi".
Spirito della mozione positivo ma con troppe contraddizioni nel testo per Romano Carancini, capogruppo Ds: minimizza ciò che è stato fatto, per esempio il buon esito del bando, tutt'altro che scontato". Da parte sua il capogruppo della Margherita, Marco Blunno, ha ammesso che molto tempo è passato dall'esito del bando: "ma la scelta è importante e va ponderata bene perché scioglie nodi delicati e complessi". Critico sui tempi Maurizio Mosca di Città viva: "il progetto cambierà il volto della città ed è giusto discutere a lungo ma come noto a noi di Città viva sta particolarmente a cuore il progetto del palazzetto, che purtroppo è parte integrante del progetto del Centro fiere". "A questo punto - ha proseguito - se i tempi previsti sono così dilatati e considerato che il palazzetto è uno dei tre punti fondamentali del nostro programma potremmo anche andare a casa...; auspico perciò un cambiamento di rotta significativo e che maggioranza e opposizione lavorino insieme su un progetto così importante".
Rinviati al prossimo consiglio due ordini del giorno, è stato approvato all'unanimità quello che invita il sindaco a ad intraprendere di concerto con la Provincia tutte le iniziative indispensabili per la permanenza della filiale della Banca d'Italia a Macerata.
Le prossime sedute, il 26, 27 e 5 marzo, saranno dedicate alla discussione sul bilancio.