COMUNICATO STAMPA N.1 mercoledì 6 giugno 2007
OGGETTO: Consiglio, salesiani, messaggi sugli ascensori e ufficio stampa
Con un dibattito prevalentemente centrato sulla riqualificazione dell'area dei salesiani si è conclusa ieri la due giorni di assise consiliare. Questi i temi affrontati.
Salesiani. "Il Consiglio comunale invita l'Amministrazione ad esaminare le proposte e ricercare una soluzione che permetta di predisporre tutti gli atti idonei all'approvazione di un piano di riqualificazione urbana dell'area di proprietà dell'Opera Salesiana e delle zone limitrofe, piano che sarà portato all'esame di questo Consiglio, riferendo al Consiglio stesso sullo sviluppo delle procedure entro e non oltre la fine del corrente anno". Questo il testo dell'ordine del giorno, emendato, presentato da Ivano Tacconi (Udc) a sostegno del piano di riqualificazione urbana dell'area di proprietà dell'Opera salesiana nel timore che gli stessi salesiani, in un quadro di revisione delle Opere a livello nazionale, lascino Macerata. Il documento è stato approvato con 25 voti favorevoli, uno contrario (Arrigo Antolini di Uniti per Macerata), e due astenuti (Silvano Iommi di FI e Giovanni Meriggi del Pri - Gruppo misto). Il Comitato Menghi non ha partecipato al voto.
La procedura non potrà realizzarsi in tempi brevi, ha spiegato il sindaco, Giorgio Meschini: "l'Amministrazione vuole sostenere i salesiani ma il problema non si risolve con una semplice concessione edilizia, occorrerà fare una variante, procedura più complessa che interessi anche zone attigue e che dovrà essere approvata dalla Provincia; d'altra parte i salesiani sono consapevoli della necessità di dover pazientemente attendere".
"Così come formulato - ha detto il capogruppo Ds, Romano Carancini - l'odg non può essere votato perché presuppone una implicita accettazione di una riqualificazione complessiva...". Condivido i riferimenti dell'Amministrazione sui tempi necessari, però Tacconi ha il merito di aver posto la questione, ha proseguito Pierfrancesco Castiglioni (An). "Il sindaco ci ha presentato la realtà di una procedura di riqualificazione complessiva - ha assicurato Narciso Ricotta - per la quale è necessaria una variante". "La questione dei salesiani ha un interesse pubblico? Dissento, è una rilevante questione sociale come tante altre, ma l'interesse pubblico è discutibile", ha detto Luciano Pantanetti (Rc). "Nessuna pregiudiziale", da parte di Luciano Borgiani dei Ci, "ma valuteremo i contenuti di eventuali progetti che pongano al centro l'interesse pubblico". Placido Munafò (Comitato Menghi) ha invece detto: "Lamento l'assenza di coraggio da parte del Comune a non voler realizzare un vero piano regolatore ricorrendo alle solite mini-tematiche di cementificazione selvaggia".
Messaggi sugli ascensori. Rimuovere i messaggi sugli ascensori che invitano ad utilizzare le scale per risparmiare: "Se scendi non lo prendere, se Sali pensaci", con l'immagine di un ascensore sbarrato in rosso. I messaggi, in realtà già rimossi da tempo, per il Comitato Menghi portano un "messaggio discriminatorio nei confronti di chi l'ascensore è costretto a prenderlo per ridotte o impedite capacità di deambulazione, tipo portatori di handicap e anziani". "L'azione dell'Amministrazione era più articolata e prevedeva altri messaggi e un opuscolo rivolti in particolare al personale del Comune - ha riferito l'assessore all'Ambiente Lorenzo Marconi - con l'identico fine: risparmiare energia; naturalmente non vi era alcuna volontà discriminatoria e in ogni caso i messaggi sono stati rimossi". Anna Menghi, ha preso atto delle spiegazioni di Marconi e ritirato la mozione: "Mi sono indignata come persona disabile ma ora non voglio infierire anche se è stata una attività poco meditata".
Ufficio stampa. L'Amministrazione comunale valuterà la possibilità di riprendere i lavori del Consiglio comunale con riprese video da inserire nel sito web del Comune al fine di favorire la comunicazione dell'organo rappresentativo dei cittadini e quindi la partecipazione degli stessi. Questo l'esito della mozione, presentata dal Comitato Anna Menghi e largamente emendata, scaturita da un episodio che risale allo scorso 11 marzo scorso quando, secondo il Comitato, nel corso di una discussione sui costi del campo di baseball, la consigliera Menghi consegnava all'addetta dell'ufficio stampa presente in consiglio "una frase utile a chiarire un concetto espresso in maniera più ampia durante il dibattito in consiglio, e la stessa frase non veniva riportata, ma veniva volutamente sfumata". Per Placido Munafò nella circostanza è stato leso "un diritto costituzionale e l'addetta stampa si è comportata da portavoce del sindaco e non da garante dei diritti di tutti, minoranze comprese". Opposto il punto di vista di Meschini: "nella circostanza in realtà il Comitato Menghi aveva preteso di passare una velina, pretendendo proprio dall'ufficio di fare il portavoce del Comitato stesso". "Dalla lettura delle trascrizioni dell'intervento della Menghi, poi - ha proseguito Meschini - si ricava che la frase pretesa dalla Menghi non venne pronunciata, non comunque in quei termini; l'ufficio stampa ha una sua autonomia professionale e non può riportare considerazioni di natura politico-personale...". "All'ufficio stampa, come agli altri uffici comunali, va concessa la buona fede nello svolgimento dei propri ruoli - ha dichiarato Uliano Salvatori di Forza Italia - in questo caso non penso sia stato leso alcun diritto costituzionale e non ritengo sia censurabile il suo operato". "Semplicemente fanno il loro lavoro, che è complicato, qualche volta può venire bene, altre volte meno", ha detto Reinhard Sauer (Rc).
"Anche se ho notato dei miglioramenti - ha proseguito Meriggi - per oggettive difficoltà non sempre l'ufficio stampa riesce ad offrire la necessaria equità". "Considero corretta ed asettica l'informazione fornita dall'ufficio stampa - ha proseguito Andrea Netti dei Ds, rivolto al Comitato Menghi - il vostro è solo un attacco specifico all'ufficio". Andrea Beccacece (Udc) si è invece dichiarato favorevole alla parte dispositiva della mozione, quella che invita a verificare la possibilità di realizzare immagini video delle sedute". La valutazione sulla possibilità di riprendere con telecamere i lavori è stata poi approvata con un solo astenuto (Luciano Borgiani dei Ci).