COMUNICATO STAMPA N.1 giovedì 14 giugno 2007
OGGETTO: Consiglio, Palasport al centro del dibattito
Due voci fuori dal coro della maggioranza, quelle di Renato Principi e Maurizio Mosca di Città viva, hanno caratterizzato la votazione nel Consiglio comunale di ieri sera della mozione presentata da alcuni consiglieri della minoranza sugli impianti sportivi cittadini. Mozione comunque respinta dal consesso cittadino con 13 voti contrari (gruppi della maggioranza) e 10 a favore (An, F.I., Udc e Città viva).
Presentata in aula il giorno precedente dal rappresentante di An, Riccardo Sacchi, la mozione era finalizzata ad ottenere, in Consiglio, trimestralmente, una relazione sullo stato dell'arte relativamente al nuovo palazzetto dello sport, agli impianti natatori di Fontescodella e alla ristrutturazione e futura gestione della piscina comunale di viale don Bosco.
In quella stessa sede il sindaco Giorgio Meschini, alla luce del fatto che il prossimo 25 giugno verrà presentata in Consiglio una delibera relativa al bando che consentirà di dare il via ai lavori per l'impianto di Fontescodella, aveva chiesto che la mozione venisse ritirata. Ma non essendo stato raccolto il suo invito l'intero pomeriggio di ieri è stato dedicato alla discussione dell'atto.
Al dibattito hanno preso parte i rappresentanti dei diversi partiti presenti un aula. Dopo Sacchi (An), il quale ha ribadito che la richiesta della mozione era lungi dall'essere strumentale e polemica, è stata la volta di Maurizio Mosca (Città viva) che ha sottolineato come per il suo gruppo lo sport sia una delle tematiche fondamentali su cui lavorare così come importante per la città siano il palazzetto e le piscine: "Dopo due anni posso dire che ci sono stati dei forti ritardi e forse anche delle colpe. Voterò a favore della mozione e di tutto ciò che possa portare anche solo uno 0,001 per cento in più a favore dello sport".
Secondo Anna Menghi, capogruppo dell'omonimo Comitato, che non ha condiviso ampiamente le priorità dei firmatari della mozione "il ritardo che grida vendetta al cospetto di Dio è quello relativo alle piscine" e ha messo l'accento sulla differenza tra sport di base e agonistico "dove girano soldi".
Luciano Pantanetti, capogruppo di Rifondazione comunista, ha affermato che quello della piscina è un problema da risolvere senza più rinvii essendo una necessità della città. Per quanto riguarda il palazzetto "vorrei chiamarlo centro polifunzionale, ovvero una struttura che possa garantire e vedere tutelato l'interesse pubblico". Per Romano Carancini, capogruppo dei Ds, la questione del palazzetto "non può che essere contestualizzata se non nell'operazione riqualificazione del centro fiere. Sulle piscine di Fontescodella siamo in ritardo ma presto ci sarà il bando mentre per quella di viale don Bosco, come maggioranza, abbiamo stimolato l'Amministrazione a intervenire".
Pierfrancesco Castiglioni (An) ha invece posto piscina e palazzetto sullo stesso piano lamentando la mancanza di un assessore allo sport, Andrea Beccacece (Udc) ha parlato di confusione e mancanza di chiarezza tra i banchi della maggioranza, per Luciano Borgiani (Comunisti italiani) tutti i dubbi verranno chiariti quando ci saranno le delibere relative agli impianti in questione. A favore del palazzetto e della mozione si è dichiarato Giovanni Picchio dell'Udc mentre per Reinhard Sauer (Rifondazione comunista) la necessità urgente per la città è la piscina. Marco Blunno (Libertà e democrazia - La Margherita) nel suo intervento ha ricordato come questa Amministrazione comunale abbia spinto verso due opere - impianti di Fontescodella nel 2004 e palazzetto d nel 2005 - che la città aspettava da anni e non accetta accuse, Deborah Pantana (Forza Italia) ha affermato invece che "siamo di fronte ad una difficoltà oggettiva da parte dell'Amministrazione" e ha sottolineato come l'impiantistica sportiva in generale abbia bisogno di lavori di ristrutturazione.
Alferio Canesin (Ds) ha ribadito che la realizzazione del palazzetto dello sport è contemplato all'interno del progetto di riqualificazione del centro fiere e ha parlato della causa dei ritardi per
il centro natatorio di Fontescodella ovvero l'esistenza di un progetto risultato inadeguato e del lavoro che è stato fatto per conformarlo alle ultime normative.