Il Progetto "Limpha"
Il Progetto "Limpha" è la prima linea di detergenti equosolidali ed ecologici frutto del lavoro di rete delle organizzazioni di commercio equo e solidale: Cooperativa Equomercato, Cooperativa sociale Fair, Cooperativa sociale Mondo Solidale, Cooperativa Sociale Liberomondo e Associazione Assema (Brasile). Esso nasce dall'incontro tra Mondo Solidale, cooperativa di commercio equo e solidale, e l'Ong brasiliana Assema.
L'incontro è stato reso possibile grazie a Gigi Eusebi, consulente negli anni 2003-2006 del Ministero dello Sviluppo Agrario del Brasile per lo sviluppo di reti di economina solidale.
Nello spirito del Commercio Equo e Solidale il sostegno alla lotta delle comunità rurali del Maranhão ha preso anche la forma di un rapporto commerciale tra Mondo Solidale ed una delle Cooperative associate ad Assema, la Cooperativa Coppalj, che produce un olio biologico estratto dal cocco babaçú per il quale è stato chiesto e pagato il prezzo di 3 dollari Usa al chilogrammo.
I tensioattivi necessari per la produzione dei detergenti sono ottenuti attraverso la lavorazione di olio di cocco babaçú, certificato biologico.
La pianta di cocco "babaçu" è considerata "la pianta della vita" perché garantisce la sussistenza di milioni di persone che vivono nella regione. Tutte le parti dell'albero hanno un valore economico: il fusto e gli archi fogliari servono per la costruzione e copertura delle case rurali, le fibre per la fabbricazione di oggetti in vimini, le foglie per concimare i campi, ma è soprattutto il frutto che rappresenta la più grande risorsa perché se ne ricavano importanti sostanze per l'alimentazione umana ed animale e serve per la produzione del carbone vegetale.
Purtroppo con l'apertura della rete autostradale trans-amazzonica è iniziata la distruzione sistematica della foresta con la concessione di terreni alle grandi aziende di allevamento di bestiame. Solo tra il 1967 e il 1984, ben 1,35 milioni di ettari di foresta di babassù sono stati occupati da queste nuove aziende. Ne è derivato non solo la distruzione di un sistema ecologico, ma altresì il peggioramento delle condizioni di vita delle popolazioni indigene la cui sussistenza è legata all'utilizzo dei prodotti della foresta.
Per garantire alle famiglie rurali la permanenza su queste terre, e impedirne l'esodo verso le città, le organizzazioni contadine da anni lottano per il libero accesso alle palme che si trovano nelle terre pubbliche e private. Da questa lotta si è già ottenuto in alcuni municipi dello Stato del Maranhão l'approvazione della legge "Babaçú livre" che non solo garantisce il libero accesso alla raccolta dei frutti, ma proibisce il taglio degli alberi e dei caschi di cocco e l'uso di erbicidi. La lotta delle diverse comunità di contadini e di raccoglitrici di cocco Babassù è coordinata dall'Associazione Assema, partner di questo progetto.