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Ultimo Aggiornamento: 11/01/08

Le voci di dentro", per la stagione di prosa un classico di Eduardo De Filippo

COMUNICATO STAMPA N. 2   venerdì 11 gennaio 2008
OGGETTO: "Le voci di dentro", per la stagione di prosa un classico di Eduardo De Filippo
  "Una tarantella in tre atti" è il sottotitolo di una delle commedie edoardiane per eccellenza, ovvero "Le voci di dentro" in scena al teatro Lauro Rossi il 17 e 18 gennaio e inserita nella stagione di prosa 2007/2008, promossa dall'Amministrazione comunale in collaborazione con l'Amat.
  Tra gli interpreti, diretti dal regista Francesco Rosi, Luca De Filippo, Gigi Savoia, Antonella Morea, Marco Manchisi e Carolina Rosi. Le scene sono di Enrico Job che insieme a Cristiana Lafayette ha firmato anche i costumi. Disegno luci di Stefano Stacchini.
  Si tratta di un testo che si inserisce nel "filone del fantastico eduardiano - sono dichiarazioni di Luca De Filippo e Francesco Rosi - con l'ambiguo rapporto sogno-realtà, ed esprime profondamente gli umori del suo tempo, di un Paese scosso nel sistema di valori e poco fiducioso di una autentica rinascita, come se gli orrori della guerra, ancorché finita, avessero contaminato la coscienza delle persone...".
  Dopo il successo di " Napoli milionaria " Luca De Filippo e Francesco Rosi proseguono insieme il viaggio nella drammaturgia di Eduardo, scegliendo un testo di poco successivo al precedente.   Scritto nel 1948 - " Napoli milionaria " è di tre anni prima - " Le voci di dentro " racconta la vicenda di Alberto Saporito e del suo strano sogno: un omicidio commesso da parte dei vicini di casa. A partire da questo avvenimento - realtà? fantasia? - si innesca un'amara riflessione sulla malvagità umana, provocata dalle ingiurie vicendevoli che i sospettati rivolgono l'uno contro l'altro. Gli atteggiamenti degli accusati fomentano i dubbi di Alberto e soprattutto lo fanno vergognare di appartenere al genere umano. Forse, di fronte a quest'umanità che non ascolta più le "voci di dentro", quelle della coscienza, appare condivisibile l'atteggiamento dello zio Nicola, un parente che vive con Alberto: nonostante non sia muto, ha deciso di non parlare più, perché ritiene che l'umanità "abbia perduto ogni ritegno".
  Il prezzo dei biglietti per assistere allo spettacolo è di 23 euro (primo settore, platea e palchi), 18 euro (secondo settore, palchi) e 8 euro per il loggione. Vendita presso la Biglietteria dei teatri in piazza Mazzini aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 19.30 (tel. 0733.230735/233508), on line su www.vivaticket.it.
 
 

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