Comune di Macerata


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Ultimo Aggiornamento: 08/01/10
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Tempi di conciliazione

 
Famiglia-Lavoro

I tempi di conciliazione di vita e lavoro

Conciliare significa mettere d'accordo. Per farlo servono politiche sensibili, interventi, progetti mirati. Conciliare vuol dire concorrere a rimuovere gli ostacoli che impediscono alla persona di dedicarsi positivamente al proprio lavoro senza rinunciare ad una vita completa. Dalla consapevolezza di queste problematiche si evince che una distribuzione equilibrata del tempo tra vita familiare e vita lavorativa sia il primo e fondamentale passo verso la costruzione di una società più serena ed equilibrata ma anche più produttiva. Gli argomenti intorno ai quali si incentra il dibattito sulla conciliazione, oltre ad ispirare leggi nazionali e iniziative locali, riguardano soprattutto:
- La flessibilità nelle aziende (di orari e contratti) e le modalità organizzative del lavoro
- L'organizzazione e gestione dei tempi e degli orari delle città Il sistema dei servizi, delle strutture, della mobilità sul territorio
- Il Sistema Amministrazione, con il suo ruolo e le sue politiche
- La condivisione del lavoro familiare e di cura tra uomini e donne
- I modelli culturali, gli stili di vita e gli atteggiamenti orientati al genere
 
 
 
 
 
Sommario
 
 
Italia 2020

Programma di azioni per l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro

"Italia 2020" è un piano strategico di azione per la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi dedicati alla cura della famiglia e per la promozione delle pari opportunità nell'accesso al lavoro. Puoi scaricare:
- Programma di azioni " Italia 2020 (446 KB) "

 
 

Quadro normativo in tema di conciliazione vita - lavoro

LA POLITICA LEGISLATIVA IN TEMA DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO Il legislatore ha inteso favorire la conciliazione vita-lavoro essenzialmente in tre modi:
1) agendo direttamente sulla disciplina del rapporto di lavoro;
2) prevedendo e favorendo la realizzazione ed attuazione di nuovi strumenti (piani territoriali degli orari, banche delle ore) in grado di favorire la conciliazione vita-lavoro;
3) incentivando e favorendo la creazione di una rete di servizi (servizi per l'infanzia, servizi di assistenza agli anziani, etc..) attraverso la previsione di agevolazioni fiscali o l'istituzione di fondi di finanziamento.
 
 

Normativa Comunitaria

 Il tema della conciliazione viene affrontato attraverso la Carta dei Diritti fondamentali dell' Unione Europea (approvata a Strasburgo nel Novembre 2000 e proclamata nel Consiglio di Nizza nel Dicembre 2000) in cui è stata formalmente dichiarata dall' Unione Europea la parità tra uomini e donne come principio fondamentale. La Commissione Europea nel rapporto sull' uguaglianza tra donne e uomini del 2005 presenta la conciliazione tra vita professionale e vita familiare come una sfida sia per gli uomini che per le donne.  Nel periodo 2007 - 2013 l' Unione Europea è in linea con il panorama Internazionale per eliminare gli stereotipi di genere:

  • nell' istruzione, nella formazione e nella cultura;
  • nel mercato del lavoro;
  • nei mezzi di comunicazione 
 

Normativa nazionale

In Italia la legge 125/91 e la legge 53/2000 hanno affrontato direttamente il problema della conciliazione. La prima con la realizzazione di Azioni Positive contribuisce a favorire una diversa organizzazione del lavoro, l'equilibrio tra le responsabilità familiari e professionali e una migliore condivisione di queste responsabilità tra i sessi. La seconda legge pone l'attenzione sulla protezione della maternità e sul diritto di ciascun genitore ai congedi parentali, considerata l'interazione tra i diritti delle persone, l'assetto familiare e l'organizzazione dell'impresa. Gli interventi che è possibile realizzare a sostegno della conciliazione sia da parte delle aziende private che delle Pubbliche Amministrazione, possono essere suddivisi in diverse tipologie che fanno riferimento a:
- la riduzione o la diversa articolazione del tempo di lavoro come il telelavoro, il part-time, lo job-sharing, la banca delle ore;
- la gestione del tempo familiare come i congedi parentali (vedi L. 53/2000), strutture e servizi per l'assistenza all'infanzia e agli anziani;
- la riorganizzazione del tempo sociale, come i Piani degli orari e dei tempi delle città, le Banche del tempo.

Art.9 della legge 53/2000
Azioni ammesse al finanziamento:
A) Flessibilità di orario e di organizzazione del lavoro (part-time, telelavoro, banca delle ore, etc..)
B) Programmi di formazione per lavoratori al rientro da un congedo per finalità di conciliazione, di almeno 60 gg (aggiornamento professionale)
C) Sostituzione parziale o totale del titolare d'impresa o lavoratore autonomo con simile figura professionale indicata anche con CV
D) Servizi aziendali a beneficio di tutti i dipendenti (vaucher, ludoteche, badante a domicilio, etc..)

Eventuali altre misure di conciliazione:
- Azioni di informazione e diffusione rivolte ai lavoratori sugli strumenti di conciliazione esistenti o fruibili in azienda;
- Azioni di consulenza per l'orientamento a sostegno motivazionale (coaching) ed a sostegno delle mutate condizioni di vita familiare e lavorativa (counselling).

Durata dei progetti di conciliazione
I progetti per interventi di conciliazione possono avere una durata massima di 24 mesi. La durata dei programmi di formazione deve essere proporzionata alle effettive esigenze del lavoratore. Nel caso di libere attività e professioni non può superare i 12 mesi consecutivi o al max. 24 se non sono consecutivi.

 
 
Italia 2020

Programma di azioni per l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro

"Italia 2020" è un piano strategico di azione per la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi dedicati alla cura della famiglia e per la promozione delle pari opportunità nell'accesso al lavoro.

Cinque le linee di azione individuate, per le quali sono stati stanziati 40 milioni di euro, così ripartiti: - 10 milioni di euro per favorire i nidi familiari attraverso l'esperienza delle cosiddette "tagesmutter" (mamme di giorno), ossia donne che ospitano a pagamento i bambini in casa loro; un'esperienza già avviata con successo in alcune regioni del nord;
- 4 milioni per la creazione di albi di badanti e baby sitter, italiane e straniere, appositamente formate;
- 12 milioni per voucher destinati all'acquisto di servizi di cura in strutture come ludoteche e centri estivi;
- 6 milioni  per sostenere cooperative sociali che operano per la conciliazione in contesti svantaggiati;
- 4 milioni di euro per favorire il telelavoro femminile;
- 4 milioni per percorsi formativi di aggiornamento destinati a lavoratrici che vogliono reinserirsi nel mercato del lavoro dopo un periodo di allontananamento. 


Puoi consultare:


La Regione Marche in tema di conciliazione

Sostegno all'occupazione femminile e buona qualita` della vita : sono le direttrici verso cui si e` orientata la politica regionale nella promozione delle politiche di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro con interventi mirati che sono stati illustrati il 30 Ottobre 2009, nel corso di un incontro pubblico, dall'assessore alla Formazione e Pari Opportunita. Incrementare il lavoro femminile significa far crescere l`economia. E' quindi ineludibile affrontare la questione della conciliazione tra famiglia e lavoro nei territori della nostra regione per dare alle donne la possibilita di dedicarsi sia alle attivita di cura della famiglia che professionali. Gli interventi della Regione sono oltre 6 milioni di euro, del Fondo sociale europeo, le risorse della Regione per la sperimentazione e l'avvio di nuovi progetti a sostegno delle politiche di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. E la misura piu` rilevante in tema di formazione e lavoro femminile dell'intera programmazione 2007/2013 del Fse . In attuazione del Programma Operativo Regionale Fse (Ob. 2 2007-2013), nel Programma annuale per l'occupazione e la qualita` del lavoro 2007/2008, sono stati infatti finanziati progetti integrati a sostegno della conciliazione, e  la sperimentazione di Voucher di servizio per la conciliazione. Per quest'ultimo intervento, la Regione, ha deliberato (Dgr n. 791 del 18/05/2009) criteri e modalita` attuative per l'emanazione da parte delle Province, di appositi Bandi che assegnano i Voucher. Sono progetti che dovranno contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di donne e uomini attraverso la promozione di strumenti che, con un approccio integrato e articolato sul territorio, siano in grado di dare risposte concrete alla gestione dei tempi di lavoro, di cura familiare e del tempo libero. Dovranno prevedere il raccordo tra soggetti istituzionali e attori sociali per realizzare una ottimale integrazione e articolazione degli interventi di conciliazione. I progetti integrati di conciliazione che sono stati finanziati sono quelli del Comune di Fabriano, della Provincia di Ancona, del Comune di Ascoli Piceno, della Provincia di Macerata, del Comune di Porto Sant'elpidio, del Comune di Fermo, della Provincia di Pesaro e Urbino. E in atto un'evoluzione sperimentale  che da` un contributo importante al dibattito su come il welfare deve innovarsi e, in un momento di crisi come l'attuale, e` la conferma che va avanti chi si rinnova e offre risposte e servizi alle famiglie in difficoltà. Una maggiore partecipazione delle donne sul mercato del lavoro, attualmente al 47%, accrescerebbe il Pil, quindi la ricchezza del Paese. Tra le possibili iniziative, l'attivazione di servizi nuovi o potenziati, finalizzati a migliorare la qualita` della vita professionale e familiare come intrattenimento per bambini (baby parking aziendali o di quartiere, agri-asilo o fattorie sociali in zone rurali, nidi e centri estivi, ludoteche, doposcuola) e servizi di sostegno e assistenza degli anziani (centri diurni e di accoglienza, servizi domiciliari), il potenziamento di servizi esistenti, la pianificazione e riorganizzazione del territorio, dal trasporto urbano alla viabilita` dedicata, l'attivazione di accordi sugli orari e sull'organizzazione del lavoro con forme di gestione flessibile come banca delle ore, part time, lavoro a domicilio o sperimentazione del telelavoro, etc..
 
SERVIZI UTILI
 
Nidi di infanzia comunali

Nidi d' infanzia comunali

Il servizio dei nidi d'infanzia comunali viene fornito ai bambini residenti nel Comune di Macerata d'età compresa tra tre mesi e tre anni. La domanda di ammissione deve essere presentata al Servizio Scuola Sport del Comune, utilizzando l'apposito modello entro il termine stabilito dall'avviso pubblico di apertura delle iscrizioni. Il Comune di Macerata amplia l'offerta educativa dei nidi d'infanzia con il posticipo dell'ora di chiusura alle 18 e con l'apertura anche il sabato, dalle ore 8 alle 12.30. L'iniziativa è stata resa possibile grazie al finanziamento di 120.000,00 euro erogato dalla Regione Marche all'Amministrazione comunale, in seguito alla partecipazione ad un avviso regionale   per il sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Il Comune, da parte sua, compartecipa con una quota pari a 30.000,00 euro. Il prolungamento dell'apertura dei   nidi è stato pensato per favorire la soluzione delle difficoltà che quotidianamente incontrano le famiglie composte da entrambi i genitori lavoratori o dai nuclei familiari monogenitoriali nel conciliare le esigenze dell'attività lavorativa con quelle proprie della vita familiare. Per partecipare all'avviso regionale, il Comune ha costituito con la Provincia di Macerata, ente capofila, e i Comuni di Civitanova Marche, Potenza Picena, Corridonia, Montelupone, Petriolo e la Contram spa di Camerino un Raggruppamento temporaneo di scopo che ha consentito loro di presentare un progetto integrato, inerente appunto al sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, della durata di ventisei mesi, a partire da ottobre.

Puoi visitare il link relativo ai nidi d'infanzia comunali
 
 
 
Giocascuola

Giocascuola

Servizio gratuito di ludoteca per le scuole elementari

Calendario e Sedi

lunedì
Sforzacosta - scuola elementare "G.Natali" (via Nazionale) ore 15,45 -18,45;

martedì
Colleverde scuola elementare "F.lli Cervi" ore 15 - 18;
Piediripa scuola elementare "Sandro Pertini" (c.da Peschiera) ore 16 - 19;

mercoledì
Villa Potenza - scuola elementare "A. Frank" (via Acquedotto) ore 15 -18;

venerdì
Collevario - scuola elementare "D. Prato" (via Cardarelli) ore 15.30 - 18.30.

Puoi visitare il link al giocascuola
 
 
 
Ludoteche

Ludoteche

Innumerevoli occasioni a disposizione di bambini e ragazzi per giocare, creare, esprimersi  
Giochi a squadre, da tavolo, telematici, tornei, giochi di abilità e concentrazione

Fantasia e creatività saranno solo i punti di partenza per scoprire un nuovo modo di divertirsi disegnando, recitando, colorando, incollando, cantando, ballando
... 
Puoi visitare il link alle ludoteche
 
 
 
Ore amiche

Progetto "Ore amiche"

Il Comune di Macerata ha voluto promuovere il progetto "Ore Amiche" che si pone tra i principali obiettivi quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita prevalentermente delle donne alle quali è affidato il ruolo preminente di cura di figli minori o di persone non autosufficienti. Il progetto mira anche a facilitare l'attività lavorativa delle donne o il loro accesso al mondo del lavoro contestualmente al mantenimento di impegni familiari. Da ultimo si cerca tramite questa iniziativa di offrire risposte concrete al bisogno di servizi e strutture utili ad una migliore gestione del tempo aumentando l'offerta di risorse locali a servizio delle pari opportunità.

Puoi visitare il link al Progetto ''Ore Amiche''
 
 
 
Tempo per me

Progetto "Tempo per me"

L' obiettivo è aumentare e potenziare i servizi che possano consentire alle donne di conciliare gli orari di vita professionale e familiare ed offrire risposte concrete al bisogno di servizi e strutture utili ad una migliore gestione del tempo aumentando l'offerta di risorse locali a servizio delle pari opportunità.

Puoi visitare il link al Progetto ''Tempo per me''
 

Comune di Macerata piazza Libertà, 3 - 62100 Macerata
tel. 0733-2561 fax 0733-256200
e-mail: municipio@comune.macerata.it
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