Comune di Macerata


Ultimo Aggiornamento: 15/04/11

Con I pungi in tasca cala il sipario sulla stagione di prosa

 

In scena Ambra Angiolini e Pir Giorgio Bellocchio

 
venerdì 15 aprile 2011
Ambra Angiolini
Ambra Angiolini

 Nel 1965 Marco Bellocchio si impose all'attenzione internazionale con I pugni in tasca, un film dissacrante ed estremista, suo primo lungometraggio. Quarantacinque anni dopo è lo stesso autore che decide di scrivere la riduzione teatrale di questa storia familiare di ordinaria follia, interpretata da Ambra Angiolini e Pier Giorgio Bellocchio, diretta da Stefania de Santis, che sarà al teatro Lauro Rossi martedì 19 e mercoledì 20 aprile, alle ore 21, come ultimo appuntamento della stagione di prosa promossa dall'Amat e dal Comune di Macerata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

  In scena anche Giovanni Calcagno, Aglaia Mora , Fabrizio Rongione e Giulia Weber.

  L'assunto di Bellocchio padre (Pier Giorgio è il figlio) è lo stesso di allora. La famiglia che le convenzioni sociali e religiose vorrebbero fosse ancora il nucleo della vita sociale e individuale dell'uomo, come cittadino ed essere umano, si rivela crogiolo di malesseri e guasti che sfociano a volte in vera e propria malattia: "Io oggi penso a I pugni in tasca come a un dramma della sopravvivenza in una famiglia dove l'amore è del tutto assente, un deserto di affetti senza nessuna prospettiva per il futuro."

La famiglia de I pugni in tasca è composta da quattro figli - Giulia, Alessandro, Leone e Augusto - ed una madre all'apparenza buona e fragile che però impone a tutti i fratelli la pazzia del primogenito riducendoli ad animali notturni che escono solo quando il pazzo dorme. E perciò annoiati sfaccendati non fanno nulla, sprecano così la loro giovinezza inventandosi una malattia organica che li obbliga all'ozio, assecondati dalla madre.

Certamente non uno spaccato di vita di una famiglia standard ma anzi una famiglia che non ha nulla di normale ed uno sguardo che, come ha ben rilevato la critica, "mette giustamente l'accento sui risvolti simbolici respingendo ogni lettura in chiave realistica".

  Lo spettacolo, prodotto da ErreTiTeatro30, non teme il confronto con il film. La storia acquista una nuova atmosfera con le luci di Loïc Hamelin, le scene di Daniele Spisa e i costumi di Giorgio Armani. Per informazioni: biglietteria dei Teatri 0733 230735, AMAT 071 2072439, www.amat.marche.it  (lb)

 
 
 
 
 

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