Ultimo Aggiornamento: 19/10/04
In Consiglio ambasciatori della causa Saharawi
COMUNICATO STAMPA N.2 martedì 27 luglio 2004
OGGETTO: In Consiglio ambasciatori della causa Saharawi
Venti bambini sono in questi giorni in città, ambasciatori della causa del popolo Saharawi che rivendica il diritto all'autodeterminazione sul proprio territorio, sottrattogli dal Marocco nel 1975. Sono stati ricevuti ieri dal Consiglio comunale di Macerata, ospiti come ogni anno del Comune in un soggiorno Marino a Porto Sant'Elpidio nell'ambito del progetto di accoglienza promosso dalla Regione Marche e dall'associazione Rio De Oro per la solidarietà alla popolazione Saharawi. Da quando è stato scacciato dalla loro terra, ex colonia spagnola a nord ovest del continente africano che si affaccia sull'oceano Atlantico, il popolo Saharawi è costretto a vivere in campi profughi nell'estremo sud ovest dell'Algeria, in una zona desertica considerata tra le più invivibili del nostro pianeta, sostenuti da aiuti umanitari. Di loro si parla poco come tutti i popoli "dimenticati", malgrado una risoluzione Onu abbia riconosciuto la causa del popolo Saharawi ed il loro diritto ad esprimersi con un referendum, che dal 1992 ancora attendono.
La presidente del Consiglio comunale Barbara Pojaghi rivolgendo il benvenuto ai ragazzi e ai loro accompagnatori, tra cui un giovane marocchino volontario nei campi profughi, ha ricordato il rapporto di gemellaggio che lega Macerata alla popolazione dell'ex Sahara spagnolo e l'impegno del Comune e dell'Associazione Rio de Oro con progetti che vanno dalla realizzazione di orti nel deserto all'accoglienza ed alla cura dei bambini durante il periodo estivo. Barbara Vittori, presidente dell'Associazione Rio de Oro, ha ricordato come tali soggiorni siano più di una semplice vacanza, in quanto consentono a bambini malati di avere in Italia le cure che non potrebbero essere garantite nelle tendopoli in cui vivono. Così quest'anno Fatimento Salama Hamdi sarà operata agli occhi, mentre Sidachmed può giocare a pallone con i suoi amici grazie ad un intervento chirurgico con cui lo scorso anno al Salesi gli è stata corretta una malformazione ai piedi.
Per tutti loro in dono un ciondolo con lo stemma della città, realizzato dai ragazzi della Cooperativa Meridiana e, dopo, una cena alla trattoria da Ezio che ha concluso la giornata maceratese dei piccoli Saharawi.