20 maggio 2011, ore 16.00
Macerata, Teatro Filarmonica
«Fortunato l'uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi, e le vicende / da ragion guidar si fa. / Quel che suole altrui far piangere/fia per lui cagion di riso / E del mondo in mezzo ai turbini / bella calma troverà!»
Così fan tutte, o sia: La scola degli amanti,
debutta a Vienna nel 1790.
È la terza ed ultima collaborazione tra Mozart e Lorenzo Da Ponte, dopo Le Nozze di Figaro e Don Giovanni, e forse ne rappresenta la sintesi.
La musica di Mozart restituisce con le note il senso dei sentimenti umani, il coinvolgimento sensuale, il rischio sempre presente della finzione.
Mozart offre alla nostra epoca una grande lezione di libertà, senza condizionamenti ideologici, religiosi e morali.
L'etica libertina diventa strumento di maturazione e di iniziazione: bisogna diventare altro da sé per scoprire se stessi e la realtà delle cose, bisogna passar negli inferi della passione per ottenere la bella calma.
SALUTI
Romano Carancini, Giuliano Bianchi, Federica Frontini
PRESIEDE
Cinzia Maroni
RELAZIONI
La filosofia degli 'spiriti forti'
Umberto Curi
Il due, il quattro, il cinque, l'infinito...
ovvero "Così fan tutte"
Quirino Principe
La tenerezza per le cose del mondo, Mozart e la pietà
Elio Matassi
Il gioco delle apparenze nel "Così fan tutte"
Giorgio Torresetti
Mozart, massone e rivoluzionario
Lidia Bramani
COORDINA
Leonetta Bentivoglio
APERITIVO ore 19.30
Nel corso del convegno brani mozartiani con i Pueri Cantores
diretti dal maestro Gianluca Paolucci