Cattedrale 31 marzo 2007 - Cerimonia insediamento
SALUTO DEL SINDACO GIORGIO MESCHINI
Rivolgo un caloroso benvenuto a Macerata e nella nostra Diocesi, al nuovo vescovo mons. Claudio Giuliodori! Benvenuto nella "Civitas mariae", nella città in cui un'anima cattolica fortemente radicata sa tradursi in tanti atteggiamenti positivi di accoglienza sulle orme del Santo patrono san Giuliano.
Macerata è una città da sempre attenta alle persone, agli ultimi. Qui esiste un buon livello di integrazione per i tanti immigrati che possono contare su numerosi servizi messi in atto dalle istituzioni ma anche da una fitta rete di solidarietà. L'associazionismo, Eccellenza, è una caratteristica importante della nostra città, con più di trecento associazioni che operano nel tessuto sociale. Cattolico e laico, il volontariato è presente, è propositivo e costituisce una base importante per tante iniziative che inducono gli animi alla pace, alla riflessione, al rispetto. Vorrei ricordare, tra queste, il Pellegrinaggio Macerata-Loreto che ogni anno coinvolge migliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero.
Macerata è anche una città di cultura. La nostra Università risale al XIII secolo e da allora vive in stretta simbiosi con la città; la presenza poi di una ricca offerta scolastica, dell'Istituto salesiano che da oltre un secolo educa e prepara tanti giovani, del seminario Redemptoris Mater, dell'Istituto Padre Matteo Ricci, che sta preparando le celebrazioni del quarto centenario della morte del gesuita maceratese, creano un clima ricco e vivace che guida allo scambio e al rispetto delle differenti culture.
La nostra è una città che non ostenta, ma che realizza. Le auguro quindi un buon lavoro, per proseguire anche sulla strada tracciata da tanti importanti suoi predecessori; ad iniziare da San Vincenzo Maria Strambi, al cardinale Ersilio Tonini, al quale l'amministrazione ha concesso la cittadinanza onoraria, dall'amatissimo monsignor Tarcisio Carboni all'ancora fresco ricordo della paterna guida di monsignor Luigi Conti. Sono certo che nella riservatezza e nella umiltà della nostra gente troverà accoglienza e disponibilità e in noi amministratori invece, interlocutori efficaci e sicuri.