‘Fermiamo le stragi nel Mediterraneo’. Si intitola così la giornata di mobilitazione nazionale indetta unitariamente dai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil per oggi in tutta Italia per contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e il non ripetersi dei disastri come quello avvenuto recentemente a Lampedusa.
La tragedia di Lampedusa, infatti, si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso, quindi, di non restare in silenzio di fronte al ripetersi di queste tragedie e di mobilitarsi perché all'indignazione e al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete.
Il Comune di Macerata ha aderito all’iniziativa ospitando nella sala consiliare una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco Romano Carancini, l’assessore alle Politiche sociali, Narciso Ricotta, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Aldo Benfatto, Lidia Felicita Fabbri e Roberto Broglia e alcuni cittadini extracomunitari migranti che hanno raccontato l’esperienza del loro viaggio per arrivare nel nostro Paese.
“Abbiamo accolto con disponibilità l’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil – ha detto il sindaco Carancini - cercando di testimoniare ancora una volta e più forte il valore che contraddistingue la nostra città: l’accoglienza verso chi ha difficoltà maggiori. Bisogna trasformare la parola paura, che si legge negli occhi dei tanti migranti, in accoglienza. Macerata in questo senso sta facendo molto e ha intenzione di proseguire in questo percorso in maniera ancora più determinata”.
Quattro le proposte concrete dei sindacati, che sempre questa mattina si sono recati in delegazione in Prefettura, che parlano della realizzazione di un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell’Unione europea, “che non può esimersi – si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil – dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee del Mediterraneo; istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l’accesso all’asilo e alle misure di protezione internazionale”.
Il documento parla inoltre della necessità di riformare la legge sull’immigrazione e di dotare il nostro Paese di una normativa organica relativa all’asilo e di contrastare la tratta degli esseri umani anche “attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti”.(lb)