"Dispiacciono le polemiche a fronte di un'iniziativa che da anni riscuote un grande consenso divenendo un appuntamento tradizionale dell'estate maceratese e che, allo stesso tempo, consente alla nostra città di valicare i confini nazionali".
A replicare alle critiche mosse, attraverso la stampa locale, circa l'accoglienza che l'Amministrazione comunale avrebbe riservato ad alcuni gruppi partecipanti al 19° Festival del folklore, è il vice sindaco e assessore al Turismo, Irene Manzi.
"Avendo le scuole cittadine manifestato la propria indisponibilità ad ospitare i gruppi, per altro più numerosi rispetto al passato, come è avvenuto negli anni scorsi, l'associazione Li Pistacoppi ha provveduto ad accoglierli all'Asilo Ricci. Ma qui .- afferma la Manzi - per sopraggiunte questioni di sicurezza, a causa dell'elevato numero di persone da ospitare, non tutte hanno potuto trovare alloggio nell'ostello. L'Amministrazione comunale, che ha dato sostegno all'intero progetto, ha così messo a disposizione degli organizzatori la sala dell'ex cinema e i locali delle ex sartorie dello Sferisterio dopo, naturalmente, aver acquisto tutte le autorizzazioni necessarie sia per quanto riguarda l'agibilità che i servizi igienici.
Tengo a sottolineare - prosegue l'assessore Manzi - che la permanenza all'interno dell'arena è stata solamente un punto di appoggio per il pernottamento, infatti, per tutto il resto gli ospiti hanno fatto e fanno base all'asilo Ricci. Non può quindi essere il Comune, sostenitore della manifestazione ma non diretto organizzatore, a stipulare eventuali convenzioni con altre strutture di accoglienza, accordi che, in ogni caso, potrebbero comportare oneri difficilmente sostenibili".
"La migliore risposta alle polemiche estive - conclude l'assessore- può essere data dai 3.700 spettatori che lo scorso 20 agosto, allo Sferisterio, hanno assistito gratuitamente allo spettacolo coinvolgente e di alto valore artistico che i gruppi partecipanti hanno offerto alla città di Macerata" . (lb)