Durante il secolo XVI una nuova classe attiva e intraprendente si affermò anche a Macerata.
Due ricchi mercanti, il Mozzi e il Marchetti, commissionarono all'archietto Giuliano Torelli la costruzione in stile rinascimentale del palazzo dei Diamanti, così chiamato per il taglio delle pietre della facciata che riprende quella ideata da Biagio Rossetti per l'omonimo palazzo di Ferrara. Alla fine del XVII secolo un uovo prorpietario, il Ferri, disegnò e realizzò l'elegante scalone interno. Lo possiede oggi la Banca d'Italia.
DOVE: in via G. Matteotti 33